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Anziani a rischio intossicazione: uno su tre consuma cibi scaduti

05/08/2015

Le intossicazioni alimentari sono un rischio reale per gli anziani. Cibi scaduti, etichette ignorate, alimenti mal scongelati: sono queste le cattive pratiche che espongono gli anziani a questo rischio. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico Gemelli di Roma.

Lo studio ha coinvolto circa 200 anziani di età media pari a 74 anni. Secondo i risultati dello studio uno su tre consuma cibi scaduti anche più di una volta al mese, in particolare latte e suoi derivati. (Per approfondire leggi qui: Alimenti scaduti, sempre da buttare?)

Ancora, tra il 10 e il 30% del campione non rispetta tutte le principali norme igieniche nella preparazione dei cibi: scongelamento a temperatura di frigorifero, lavaggio delle mani dopo aver manipolato cibi crudi o sgusciato uova, lavaggio delle superfici di contatto, lavaggio di frutta e verdura. La metà dichiara di scongelare i cibi a temperatura ambiente, un vero fattore di rischio intossicazioni per via dei batteri che possono proliferare complici le alte temperature del periodo estivo. (Per approfondire leggi qui: Alimenti sicuri? Le regole da seguire)

Difese immunitarie indebolite e patologie croniche, ecco perché le intossicazioni alimentari sono un pericolo maggiore per gli anziani

La sicurezza alimentare è un aspetto importantissimo per la salute di tutti ma in particolare delle persone anziane. Queste sono una categoria a rischio perché le loro difese immunitarie sono più deboli e perché spesso sono in condizioni fisiche non ottimali, affetti da patologie croniche che li rende più fragili.

Ma come si nutrono gli anziani? Dall’indagine fuoriesce un quadro a tinte fosche. Sebbene circa il 90% degli intervistati dichiara di consumare ogni giorno frutta e verdura e che solo il 18% mangia pesce raramente, per circa uno su tre l’alimentazione non è equilibrata in particolare a causa di un consumo eccessivo di zuccheri e grassi. Un dato in linea con quello dell’indice di massa corporea medio degli intervistati, con tendenza al sovrappeso (25,8).

Gli anziani sono sufficientemente informati su cibo e alimentazione?

Non del tutto: il 40% non prende visione dell’etichetta e solo il 15% si rivolge al medico di base per avere informazioni corrette sulla propria nutrizione. Una percentuale più alta, invece, pari al 35% si rivolge a medici specialisti. Ben il 30% invece si informa attraverso tv, internet e giornali.

 

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