Stai leggendo Disgrafia: che cos’è e quali sono i sintomi

Salute A-Z

Disgrafia: che cos’è e quali sono i sintomi

15/10/2023

La disgrafia è un disturbo che rientra nel gruppo dei disturbi specifici dell’apprendimento che coinvolgono gli apprendimenti scolastici.

Come riconoscerla e come si interviene nei bambini con disgrafia? Ne parliamo con la dottoressa Laura Stella, logopedista presso Humanitas Medical Care.

Che cos’è la disgrafia?

Con disgrafia si intende una difficoltà nell’esecuzione motoria della scrittura a mano (Consensus Conference, 2022) ed è diversa dalla disortografia.

La disortografia si riferisce alla difficoltà nella codifica fonologica e nell’ortografia corretta delle parole (ad esempio, confondere la “p” con la “b” o scrivere “ciodo” invece di “chiodo”). 

Nella disgrafia, invece, il problema riguarda i processi motori, visuo-spaziali e visuo-motori associati all’abilità di scrivere a mano.

Disgrafia: i sintomi

In un bambino con disgrafia, è possibile osservare le seguenti caratteristiche:

  • Difficoltà nel mantenere correttamente i rapporti spaziali, come lo spazio tra le parole che appaiono attaccate, lo spazio tra le lettere e l’ordine spaziale sul foglio. Ci possono essere anche problemi nel rispettare l’altezza delle lettere all’interno di una parola.
  • Difficoltà nella realizzazione di sequenze motorie coordinate.
  • Segni grafici irregolari.
  • Problemi nel mantenere una linea di scrittura diritta, con una tendenza a una scrittura obliqua.
  • Variazioni nella pressione della mano sul foglio e sulla penna, che può essere eccessivamente forte o troppo leggera.
  • Cambiamenti di direzione nel gesto grafico, come produrre un tratto da destra a sinistra invece che da sinistra a destra.
  • Difficoltà nella riproduzione grafica di figure geometriche.
  • Lentezza nella scrittura.
  • Variazioni nel carattere di scrittura, come l’utilizzo di diverse forme di scrittura all’interno di una stessa parola, come stampatello maiuscolo e corsivo.

Come avviene la diagnosi di disgrafia?

La disgrafia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), che rientra nella stessa categoria della dislessia, disortografia e discalculia. 

Per diagnosticare la disgrafia, è necessario un percorso di valutazione condotto da un team multidisciplinare composto da professionisti qualificati come logopedisti, neuropsichiatri Infantili, psicologi e, se necessario, neuropsicomotricisti.

Oltre alle competenze scolastiche, vengono valutate anche le abilità cognitive del bambino. È importante che lo sviluppo generale sia adeguato. Si effettua una visita con il neuropsichiatra Infantile per escludere la presenza di altre problematiche o deficit.

Quando si osserva una difficoltà di tipo grafico, vengono proposti test più specifici che indagano la velocità e la qualità della scrittura in tutte le sue forme. Si considera anche la leggibilità, la postura e l’impugnatura.

Come accompagnare un bambino con disgrafia?

In ambito scolastico, gli alunni con disgrafia sono tutelati dalla Legge 170/10, che fornisce loro alcune misure dispensative e strumenti compensativi per agevolare il percorso di studi.

Le misure dispensative consentono agli studenti con difficoltà di scrittura di essere esonerati da determinate attività che risultano particolarmente complesse per loro.

Ad esempio, potrebbero essere dispensati dall’uso della scrittura in corsivo o dalla copia dalla lavagna, o potrebbero beneficiare di tempo aggiuntivo durante le prove che richiedono la scrittura a mano.

Gli strumenti compensativi, invece, sono tutti quegli strumenti, sia digitali che non, che servono a sostituire o facilitare la competenza in cui lo studente ha difficoltà.

Ad esempio, per la disgrafia, il bambino può sostituire l’uso della penna utilizzando la tastiera del computer per rendere la produzione scritta più leggibile e corretta. Per gli studenti più grandi e nei casi di disgrafia grave, c’è la possibilità di utilizzare il riconoscimento vocale per dettare al computer utilizzando la propria voce.

Lo studente può prendere appunti in classe utilizzando un tablet o registrare le spiegazioni dell’insegnante per evitare di perderle.

Inoltre, possono essere utilizzati quaderni speciali con righe, quadretti e margini evidenziati per facilitare l’ordine e consentire una migliore identificazione degli spazi dedicati al corpo delle lettere e dei numeri.

Si può migliorare la competenza grafica in un bambino con disgrafia?

La disgrafia è un disturbo del neurosviluppo permanente, e quindi non ci si può aspettare una completa risoluzione delle problematiche presenti. Tuttavia, attraverso interventi specifici e precoci, è possibile migliorare le prestazioni di scrittura.

Le evidenze scientifiche dimostrano l’importanza di “Un intervento mirato allo sviluppo delle abilità grafomotorie è molto importante e dovrebbe attuarsi fin dalla scuola dell’infanzia, con attività adeguate all’età, che allenino anche una destrezza d’uso degli strumenti grafici” (Consensus Conference, 2022). Inoltre, diversi studi hanno evidenziato che insegnare esplicitamente la direzione e l’organizzazione del movimento grafico può portare a significativi miglioramenti.

È essenziale che l’intervento per migliorare le competenze grafiche sia avviato precocemente, in modo che i pattern motori non vengano automatizzati in modo errato.

Nel caso di bambini e ragazzi più grandi, però, si consiglia di non abbandonare completamente la scrittura a mano, anche se illeggibile o faticosa, poiché scrivere aiuta la memoria e l’apprendimento.

Quali attività possono aiutare a migliorare la scrittura?

Inizialmente, i bambini con una grafia faticosa possono trarre beneficio da attività che favoriscono l’apprendimento della forma delle lettere:

  • Giocare con la pasta modellabile per rafforzare i muscoli della mano.
  • Mantenere le linee all’interno di labirinti per sviluppare il controllo motorio.
  • Collegare punti o linee per creare forme di lettere complete.
  • Tracciare le lettere con l’indice o con la gomma della matita.
  • Imitare l’insegnante che mostra i tratti sequenziali nella formazione delle lettere.
  • Copiare le lettere dai modelli.

Successivamente, una volta imparato a formare lettere leggibili, i bambini possono concentrarsi su:

  • Seguire le frecce numerate che indicano un percorso coerente per la formazione delle lettere.
  • Coprire la lettera con un cartoncino 3 x 5 e visualizzarla mentalmente.
  • Sviluppare la velocità di scrittura a mano. 

Gli studenti possono beneficiare della scrittura di brani, facendo esercizi quotidiani di 5-10 minuti.

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita