Mal di testa e alimentazione: che relazione c’è? Tra i fattori che possono scatenare un attacco di mal di testa c’è anche il cibo: formaggi stagionati, frutta secca, cioccolato, ma anche vino e superalcolici, possono causare dolore alla testa.
In questo caso si tratta di emicrania, tra le forme più ricorrenti di mal di testa. Almeno il 10-12% della popolazione ne soffre; una percentuale simile, pari al 9%, anche tra i bambini under 12. L’emicrania è una cefalea primaria caratterizzata da dolore pulsante e localizzato, che si manifesta di solito insieme ad altri sintomi: nausea, vomito, fotofobia e fonofobia (ovvero intolleranza a luci e rumori) e dura da qualche ora fino a massimo tre giorni.
Tra i diversi fattori che possono scatenare una crisi di mal di testa, oltre allo stress o alle variazioni meteorologiche, anche l’alimentazione. Ma quali sono i cibi da cui stare alla larga per evitare attacchi di emicrania? Risponde il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB.
- cioccolato
- caffè
- alcolici e superalcolici
- carni rosse e insaccati, ricchi di nitriti e nitrati
- patatine fritte e cibi fritti in generale
- dadi da brodo
- cibo orientale, che contiene glutammato
- frutta secca
- formaggi stagionati
È una questione anche di quantità? «Sì, le quantità sono importanti e non solo per questi alimenti, ma anche per la dieta in generale. Il mal di testa, infatti, può sorgere perché, ad esempio, la digestione è faticosa e lenta e quindi un pranzo o una cena abbondante, indipendentemente dai cibi che scatenano il dolore, può causare un attacco in soggetti emicranici», spiega l’esperto.
Per prevenire il mal di testa meglio frutta fresca e verdura di stagione
Questa associazione tra mal di testa e alimentazione suggerisce dall’altro lato l’indicazione secondo cui è utile modificare gli stili di vita per contrastare l’insorgenza del dolore. Per prima cosa è necessario eliminare dalla dieta i cibi che scatenano il mal di testa, ma dall’altro si possono privilegiare gli alimenti “amici” del sistema nervoso: «Per esempio cibi freschi, frutta di stagione e ortaggi», suggerisce il dottor Tullo.
Seguire uno stile di vita salutare sarà certamente prezioso per ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi di mal di testa. Oltre all’alimentazione, anche un sonno veramente ristoratore e una moderata ma regolare attività fisica sono i due pilastri su cui sorreggere uno stile di vita sano in chiave preventiva. «I medici consigliano ai soggetti emicranici di mangiare a orari regolari, di non saltare i pasti, di non digiunare (anche l’ipoglicemia “costa” a chi soffre di mal di testa), di bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno e di non abusare di farmaci antidolorifici che contengono caffeina», dice in conclusione lo specialista.