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Tumori, più di una diagnosi su due fra gli over 70

10/11/2015

Circa il 60% dei tumori viene diagnosticato sopra i 65 anni e il 70% della mortalità da cancro riguarda questa specifica fascia di età. Che conseguenze ha una diagnosi di tumore in età avanzata? Interazioni con le altre patologie da cui il paziente è affetto e con le altre terapie in corso, una maggiore difficoltà ad accedere ai migliori trattamenti e alle sperimentazioni cliniche e la necessità di un’assistenza medica e familiare costante. Per aiutare gli anziani colpiti da tumore e per prevenirne l’insorgenza la Fondazione Insieme contro il Cancro ha lanciato la prima campagna di sensibilizzazione e prevenzione dei tumori nell’anziano: “La lotta al cancro non ha età”.

(Per approfondire leggi qui: Cancro, mortalità in calo ma aumentano i casi di tumore tra le donne)

L’età, e dunque l’invecchiamento, è il maggiore fattore di rischio oncologico. Dopo i 70 anni la probabilità di avere una diagnosi di tumore aumenta di molto e riguarda 1 uomo su 3 e 1 donna su 5. Anche le forme di tumori diagnosticati cambia a seconda dell’età: tra gli uomini la prostata è al primo posto (20%), seguita dal polmone (17%), dai tumori del colon-retto (14%); tra le donne è sempre la mammella il tumore più frequentemente diagnosticato (21%), seguito dal colon-retto (17%), dal polmone (7%) (Fonte dati: I numeri del cancro in Italia 2015).

Con l’aumentare della speranza di vita il numero delle diagnosi di tumore è destinato a salire. Per questo è importante intervenire su prevenzione, primaria e secondaria, quindi su stili di vita e screening.

C’è spazio per la prevenzione del cancro alle soglie della terza età?

«Anche dopo i 60-65 anni bisogna curare l’alimentazione, sposare un regime dietetico vario ed equilibrato, con molte fibre, frutta e verdura, fare attività fisica, condurre una vita attiva e, per chi ha il vizio, smettere di fumare. Per la prevenzione non è mai troppo tardi», risponde il dottor Nicolò Battisti, oncologo dell’ospedale Humanitas.

A proposito di prevenzione secondaria, invece, come riferisce la fondazione, esistono esami che si possono svolgere anche dopo i 70 anni: per le donne la ricerca di sangue occulto nelle feci per la diagnosi del tumore del colon-retto fino ai 74 anni, mentre per gli uomini è sempre utile la visita dall’urologo per individuare precocemente il carcinoma della prostata.

(Per approfondire leggi qui: Tumore alla prostata, come fare screening e diagnosi precoce al meglio?)

Anche in età avanzata una diagnosi precoce può fare la differenza?

«Certamente. Diagnosticare precocemente un tumore può assicurare una migliore evoluzione della malattia. Secondo le ultime statistiche, chi ha superato i 65-70 può avere davanti a sé altri 15-20 anni di vita, pertanto eventuali problematiche oncologiche possono avere un impatto rilevante anche sulla sopravvivenza dei più anziani e la loro salute va sempre monitorata, anche attraverso la prevenzione secondaria».

L’età è spesso un limite alle terapie oncologiche?

«L’età avanzata è un fattore di cui necessariamente bisogna tener conto ma non deve essere considerato un limite. Il paziente anziano deve essere valutato nella sua completezza per scegliere il miglior trattamento: la valutazione geriatrica multidimensionale è allo scopo uno strumento formidabile, in grado di valutare il paziente anziano a tutto tondo (stato funzionale, nutrizione, polifarmacia, comorbidità, sindromi geriatriche, stato cognitivo, sindromi psichiatriche)».

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, nelle over 70 trattamenti correlati a stato di salute)

«La stessa definizione di “paziente anziano” è vaga se si tiene conto solo dell’età e se non emergono particolari problematiche dalla valutazione geriatrica multidimensionale il paziente anziano può e deve essere trattato come un qualsiasi altro paziente giovane colpito da tumore», sottolinea lo specialista. «Un buono stato di salute in un paziente anziano consente di tollerare meglio i trattamenti oncologici e di ottenere un impatto migliore sull’esito della malattia», conclude il dottor Battisti.

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