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Cancro, mortalità in calo ma aumentano i casi di tumore tra le donne

28/09/2015

Cancro, diminuiscono i casi di tumore tra gli uomini mentre tra le donne sono in aumento. Buone notizie invece sul fronte della mortalità: è in continua riduzione senza differenze tra i due sessi. È la fotografia scattata da Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia medica e Airtum, l’Associazione italiana Registri tumori, nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2015”, giunto alla quinta edizione.

Nel 2015 sono stimate 194.400 nuove diagnosi di tumori fra gli uomini a fronte delle 196.100 nel 2014 e delle 199.500 nel 2013. Tendenza opposta invece fra le donne: le nuove diagnosi sono infatti in aumento, pari a circa 169mila. Una spiegazione risiede nella diffusione del vizio del fumo tra le donne: il 23% delle italiane è infatti tabagista.

(Per approfondire leggi qui: Fumo, al via la nuova campagna del ministero della Salute)

Per quanto riguarda i tumori più diagnosticati – escludendo quelli in prima posizione: tumore alla prostata nell’uomo e alla mammella nelle donne – in entrambi i sessi, in seconda posizione, troviamo il tumore al polmone (15% negli uomini, 6% nelle donne) e poi quello al colon retto (14 e 13%).

Tumore al polmone: + 36% fra le donne dal 1999 al 2010

Riguardo al tumore al polmone, tra il 1999 e il 2010 la sua incidenza è diminuita del 20% tra gli uomini, mentre fra le donne c’è stato un aumento del 36%.

La fascia di età più colpita dalla patologia oncologica è quella anziana. Oltre la metà dei casi riguarda le persone con almeno 70 anni di età, mentre il 39% delle diagnosi interessa le persone tra 50 e 69 anni. Solo il 10% dei casi insorge invece al di sotto dei 49 anni.

I tumori restano la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari, tuttavia la mortalità è in calo: -1,3% negli uomini e -0,8% (-1% in totale). Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, nel 2012 sono stati 177.351 i decessi attribuibili ai tumori. “Big Killer” il tumore al polmone (33.538), seguito da colon-retto (19.202), mammella (12.004) e pancreas (10.722).

(Per approfondire leggi qui: Tumore al polmone, screening preventivo difficile da applicare)

Anche se ogni giorno sono diagnosticati 1000 nuovi casi, la sopravvivenza è in aumento: l’Italia resta uno dei pochi Paesi con il più alto tasso di sopravviventi. Secondo il Rapporto nel 2015 sono circa 3 milioni gli italiani, con un incremento del 17% sul 2010.

Cosa dicono i dati del rapporto “I numeri del cancro in Italia”?

«Il calo della mortalità è un dato positivo e atteso, conseguenza dei risultati favorevoli ottenuti nel campo della prevenzione e dei programmi di screening, ma anche dei nuovi trattamenti con farmaci biologici e ultimamente con l’immunoterapia», spiega il professor Armando Santoro, direttore del Cancer Center dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University.

«Quello sulla mortalità è un dato che certamente migliorerà ancora e che ci espone alla sfida dei lungo-sopravviventi, alla gestione di un numero sempre maggiore di persone che hanno sconfitto il tumore. È una quota di popolazione che merita particolare attenzione, che deve essere valutata in maniera accurata e diversa anche per il rischio di sviluppare a lungo termine patologie associate ai trattamenti ricevuti», sottolinea lo specialista.

Quali sono infine le sfide che l’oncologia ha di fronte?

«La sfida più importante è sicuramente quella della prevenzione, sia primaria che secondaria. L’obiettivo è migliorare l’adesione ai programmi di screening per il tumore alla mammella, cervice uterina e colon-retto ma sviluppare anche le nuove frontiere del trattamento quali l’immunoterapia e le terapie target che stanno rivoluzionando le prospettive terapeutiche di quasi tutte le forme tumorali», conclude il professor Santoro.

(Per approfondire leggi qui: Tumori, l’acido acetilsalicilico per rendere l’immunoterapia più efficace)

 

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