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Expo e salute, tanta acqua e frutta per prevenire i malori dovuti al caldo

16/07/2015

Come prevenire gli effetti del caldo e delle ondate di calore? Quale la migliore strategia per vincere afa e umidità? Se n’è parlato a Expo Milano in un incontro organizzato dal ministero della Salute dal titolo “Estate sicura. Come vincere il caldo”. Anche quest’anno, infatti, il ministero è impegnato nella prevenzione dei malori e dei decessi legati al caldo africano che sta accompagnano questa prima parte del mese di luglio.

Proprio dal 6 luglio il ministero ha attivato il numero di pubblica utilità 1500. Tutti i giorni dalle 9 alle 18 si possono chiedere informazioni e consigli utili per difendersi dal gran caldo. Oggi il numero delle città con condizioni a rischio di livello 2 e 3 sono ben 23, da Nord a Sud, da Bolzano, Torino e Milano a Bari e Palermo, passando per Bologna, Firenze e Roma, con temperature apparenti massime comprese fra 35 e 39°C.

L’evento di Expo è stata l’occasione per ribadire i consigli utili generali di prevenzione di malori e ondate di caldo. Tra gli altri bere almeno due litri di acqua al giorno, grosso modo otto bicchieri, aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione, completando i pasti proprio con un po’ di frutta per reintegrare ciò che si perde con la sudorazione. Non sottovalutare sintomi come mal di testa, debolezza, senso di svenimento, nausea, disidratazione, crampi muscolari, dolori al torace, tachicardia, temperatura corporea elevata o perdita di coscienza: sono i sintomi del colpo di calore.

Dal 2004 attivo un piano nazionale per la prevenzione degli effetti del gran caldo

Allo Spazio Donna – Expo Milano è intervenuta la dottoressa Annamaria De Martino, della Direzione generale della prevenzione del ministero: “L’Italia è stato uno dei primi Paesi in Europa ad attivare, già nel 2004, un Piano nazionale di interventi per la prevenzione delle conseguenze sui soggetti più deboli delle ondate di calore. Il Ministero coordina attività di previsione e monitoraggio di 27 città italiane. L’Italia è preparata a fronteggiare situazioni di emergenza”. Il piano d’intervento si completa con l’identificazione sul territorio delle persone più “fragili”, ovvero le categorie a rischio maggiore, a cominciare dagli anziani, che necessitano di maggiore attenzione.

All’incontro di Expo Milano sono stati diffusi i dati relativi ai decessi attribuibili al caldo. Se tra il 1998 e il 2002 questi sono aumentati dell’8,6%, tra il 2006-2009 l’aumento è stato del 3,4%. Nel primo periodo i decessi sono stati 1902, mentre dal 2006 al 2009 sono scesi a 772.

 

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