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Tumore al cervello, “meccanismo di crescita scoperto è molto rilevante”

08/01/2016

La crescita dei tumori cerebrali ha meno segreti. Dei ricercatori della Columbia University di New York (Stati Uniti) hanno identificato uno dei meccanismi di crescita del glioblastoma, il tumore cerebrale più aggressivo che rappresenta il 15% di tutti i tumori al cervello. «Una scoperta estremamente importante che apre ulteriori ampie possibilità di ricerca», dice il professor Lorenzo Bello, responsabile di Neurochirurgia oncologica dell’ospedale Humanitas. La ricerca, coordinata da due scienziati italiani: Antonio Iavarone e Anna Lasorella, è stata pubblicata sulla rivista Nature.

(Per approfondire leggi qui: Radioterapia, a Milano un bisturi virtuale per i tumori del cervello)

Il meccanismo scoperto permette alle cellule staminali tumorali di sopravvivere e generare altri tumori. Al centro dei processi osservati ci sono due proteine. Una è la Id2, oggetto di studio dei due ricercatori da più di 15 anni. Come spiega all’Ansa Iavarone, “questa proteina è utilizzata dai tumori per creare le cellule staminali tumorali: abbiamo scoperto anche il meccanismo molecolare che rende questo possibile”. Si tratta di una scoperta importante perché le cellule staminali tumorali resistono ai trattamenti oncologici come la chemioterapia.

Osservato un meccanismo che consente al tumore di sopravvivere e alle sue cellule di moltiplicarsi

L’altra proteina è la Vhl già nota come soppressore dei tumori. Quando un tumore si sviluppa, nonostante la carenza di ossigeno, riesce a sopravvivere con l’aiuto di due proteine. A frenare la loro azione sarebbe proprio il soppressore Vhl che però viene “disinnescato” dalla proteina Id2 attivata dalla carenza di ossigeno. L’insieme di questi eventi è alla base della crescita del tumore. La proteina Id2 “consente alle cellule più maligne del glioblastoma di adattarsi a condizioni sfavorevoli, sopravvivere anche in condizioni estreme e continuare a moltiplicarsi senza perdere l’identità staminale”, spiega Lasorella all’AdnKronos.

(Per approfondire leggi qui: Come risvegliare le cellule staminali del cervello)

«Si è visto come nelle cellule staminali tumorali, dove origina il tumore cerebrale, si attivino dei meccanismi che si sviluppano molto precocemente e che rendono le cellule capaci di proliferare in presenza di ridotte quantità di ossigeno. Una capacità che viene inoltre mantenuta nel tempo. Ci sono tanti meccanismi che le cellule sfruttano per crescere – conclude il professor Bello – ma questo sembra molto rilevante per la sua precocità e stabilità».

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