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Tumore al seno, in piazza per la prevenzione

06/05/2015

La festa della mamma, un’occasione buona per prendersi cura di sé. Domenica 10 maggio dalle 9 alle 18, a Milano in Porta Venezia, i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica hanno organizzato una giornata dedicata alla prevenzione con la collaborazione degli specialisti di Humanitas. I medici saranno a disposizione di tutte le donne che vorranno sapere di più sulla prevenzione del tumore al seno. In Porta Venezia ci sarà un presidio dell’ospedale di Rozzano con la presenza dell’equipe della Breast Unit di Humanitas, e del suo responsabile il dottor Corrado Tinterri.

prova locandinaI medici forniranno tutte le informazioni utili sulla prevenzione, dall’autopalpazione alle visite periodiche senologiche in relazione al rischio individuale, ai programmi di screening. Sarà distribuito del materiale informativo come ad esempio l’opuscolo “Il tuo seno ci sta a cuore” con i consigli della Breast Unit di Humanitas.

Il tumore al seno colpisce una donna su otto ed è la prima causa di mortalità per neoplasia fra le donne. Secondo il report “I numeri del cancro in Italia, 2014”, diffuso dall’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, e dall’Airtum, l’Associazione italiana registri tumori, nel 2013 il cancro al seno ha causato il 17% dei decessi. Negli anni però, sono migliorati i tassi di sopravvivenza a cinque anni: oggi quasi 9 donne su 10 (l’87%) riescono a superare la malattia purché venga diagnosticata tempestivamente e seguita in percorsi diagnostico-terapeutici specializzati.

La prevenzione è sicuramente uno strumento efficace per ridurre l’incidenza e lo sviluppo del tumore. «Si può contrastare il rischio di ammalarsi con la prevenzione primaria, assumendo degli stili di vita corretti, dall’alimentazione all’attività fisica alla lotta contro fumo e obesità», spiega il dottor Tinterri. «Inoltre, è bene che tutte le donne imparino a effettuare degli esami periodici presso uno specialista, come ad esempio una mammografia, per tenere sotto controllo il proprio corpo», aggiunge l’esperto.

 

La mammografia è in grado di ridurre la mortalità

Il dottor Pietro Panizza, direttore Radiologia 1, Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori: «La mammografia, in un programma di screening, è l’unico esame che in 60 anni si è dimostrato in grado di ridurre la mortalità causata dal tumore mammario». Questo esame – sottolinea l’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca su cancro – è il metodo più efficace per la diagnosi precoce. L’Osservatorio nazionale screening suggerisce come regola generale di effettuare questo esame ogni due anni per le donne dai 50 ai 74 anni di età e annualmente dai 45 ai 50 anni. Soglia che potrebbe abbassarsi per chi ha una familiarità di tumore al seno.

Il dottor Diego Catania, Presidente del Collegio dei Tecnici di Radiologia di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio sostiene inoltre: «I processi di prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno sono sempre più il risultato di team di professionisti sanitari che lavorano in sinergia. Fra questi gioca un ruolo fondamentale anche il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, che oltre a dover essere specializzato nell’esecuzione della mammografia, riveste un ruolo importante nella fase di approccio psicologico alle donne che si sottopongono a tale indagine».

 

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