Specialmente in estate si ha timore di essere punti da vespe o api. Accade ogni anno, ma c’è sempre il dubbio di cosa fare in questi casi: seguire i rimedi della nonna o correre al Pronto Soccorso?
Con la dottoressa Antonella Maria Lecchi, coordinatrice del Pronto Soccorso di Humanitas Mater Domini, capiremo come prevenire questi spiacevoli inconvenienti, quali sono i sintomi di cui preoccuparsi e quali i rimedi da utilizzare per lenire il dolore.
Come prevenire le punture di vespe e api
Api e vespe hanno in comune il pungiglione: la loro naturale arma di difesa. Tuttavia, vi sono significative differenze nelle loro indoli che permettono di adottare alcuni comportamenti preventivi e non incorrere, così, in dolorose punture.
Le api difficilmente infastidiscono, non sono interessate al nostro cibo e pungono solo se considerano in serio pericolo loro stesse o il loro alveare. Le vespe, invece, sono attratte dagli alimenti sulle nostre tavole, specialmente se molto dolci (frutta, bevande zuccherate, ecc.) e non hanno alcuna remora nel pungere poiché, a differenza delle api, possiedono un pungiglione che gli permettere di colpire più volte, senza morire.
Previeni, facendo attenzione a:
- non avvicinarti troppo ad alveari di api e affidati a personale specializzato per la loro bonifica;
- allontanati lentamente e non urlare se si avvicina un’ape o una vespa;
- evitare profumi, lacche e creme troppo dolci e profumati;
- bere da una lattina: le vespe possono intrufolarsi all’interno della tua bibita;
- camminare scalzi nei prati: potresti calpestare vespe o api;
- abbigliamento nero o di colore troppo brillante. I colori consigliati sono il bianco e il verde, così come magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi, se vuoi fare una gita in boschi e prati o del giardinaggio.
Allergici o non allergici, questo è il problema
Dopo essere stati punti da vespe, api o calabroni, si distinguono reazioni non allergiche e allergiche al veleno iniettato:
- reazioni non allergiche alle punture di insetti: la reazione non allergica comporta gonfiore (che può aumentare nelle 24 ore seguenti alla puntura), bruciore intenso, prurito e dolore nell’area colpita.
- reazioni allergiche alle punture di insetti: se la reazione è allergica, si osservano: i tipici sintomi di una puntura, ma generalizzati su un’area più vasta (tipo orticaria), difficoltà a respirare, dolore al petto, riduzione della pressione arteriosa. Chi ha un’allergia accertata alla puntura di vespe, api e calabroni, deve sempre avere con sé farmaci antistaminici o un preparato monouso a base di adrenalina da autosomministrarsi in caso di necessità.
Che cosa fare se punti da un’ape o da una vespa?
- Se il pungiglione è conficcato nella pelle, raschiarlo via con un ago, una lama smussa o una carta plastificata (es. carta di credito). Se si ha a disposizione solo la classica pinzetta, fare molta attenzione a non spremere il veleno rimasto nel pungiglione all’interno della ferita
- disinfettare la zona colpita con acqua ossigenata o euclorina
- applicare del ghiaccio o immergere la zona nell’acqua fredda per ridurre il dolore e per rallentare l’assorbimento del veleno, così come mantenere immobile la parte colpita
- successivamente può essere applicata una crema al cortisone.
Si consiglia di recarsi al Pronto Soccorso, qualora si manifestassero situazioni più severe: la puntura è all’interno di bocca, naso o occhi o si è stati assaliti da uno sciame, riportando decine di punture.
Punture di insetti, articoli correlati
- Grigliata, zanzara cacciata
- Contro le zanzare, i rimedi più efficaci
- Come difendersi dalle punture d’insetto
- Allergie e pungiglioni