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Intestino e digestione

Colonscopia, preparazione intestinale meno fastidiosa grazie a un nuovo studio di Humanitas

11/04/2019

La colonscopia, l’esame grazie al quale è possibile fare diagnosi e prevenzione del tumore del colon, la seconda causa di morte per tumore in Italia, richiede una adeguata e specifica preparazione, molto importante ai fini del successo dell’esame diagnostico. Fare bene una preparazione intestinale significa avere un colon in cui il medico può vedere tutte le possibili alterazioni delle mucose e in caso fare una diagnosi precoce fondamentale ad individuare questo tipo di tumore. Delle nuove tecniche di preparazione intestinale usate in via sperimentale da Humanitas ne abbiamo parlato con il professor Alessandro Repici, Responsabile dell’Unità Operativa di Endoscopia digestiva in Humanitas e docente di Gastroenterologia di Humanitas University.

 

Una preparazione più semplice grazie ad un liquido concentrato

“Humanitas, in collaborazione con altri quattro centri italiani, sta coordinando un nuovo studio clinico molto importante che mira a valutare l’efficacia di una nuova sostanza lassativa, che ha il grande vantaggio di essere compattata in un solo litro, anziché due o tre, e che si può assumere in modalità separata, cioè mezzo litro la sera prima dell’esame e i restante mezzo litro la mattina stessa dell’esame – ha spiegato lo specialista -. È quindi più semplice da assumere e senza gli effetti digestivi che tutti i pazienti raccontano”, ha concluso il Prof. Repici.

Perché la fase preparatoria è così importante?

“È molto importante eseguire bene la pulizia perché ciò significa avere un colon in cui il medico può vedere tutte le possibili alterazioni delle mucose e in caso fare una diagnosi precoce in caso di tumore – ha spiegato il Prof. Repici -. Questa parte è ritenuta spesso sgradevole dai pazienti perché il giorno prima devono assumere un certo quantitativo di liquidi, si tratta di una stanza lassativa il cui gusto non è dei migliori, e che può provocare anche altri fastidi come la sensazione di nausea, intolleranza. Diversi pazienti spesso non riescono a completare la preparazione, soprattutto se si richiede di assumere due, tre o quattro litri di liquido lassativo. Ecco perché stiamo lavorando per mettere a punto una procedura più semplice e meno fastidiosa per i pazienti”.

 

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