Fase 2: ripartiamo senza ansia

Dal 4 maggio siamo entrati ufficialmente nella cosiddetta “fase 2”, caratterizzata da una graduale e controllata ripresa della nostra quotidianità.

Le incertezze e le paure rimangono: è normale che il non sapere ciò che succederà faccia aumentare l’ansia. 

Se liberarcene è difficile, certo possiamo fare qualcosa per attenuarla: il dottor Francesco Cuniberti, specialista del Centro per i disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X, ci spiega come fare.

Ripartire dal lavoro

Con il lockdown siamo stati lontani dai nostri uffici, o in generale dai nostri luoghi di lavoro, per molto tempo. Il modo di lavorare è cambiato: “obbligati” a rimanere a casa, abbiamo provato lo smart working, che ha modificato la routine giornaliera, i rapporti personali con i colleghi, il modo di comunicare e i mezzi con cui farlo.  

Se all’inizio questa nuova metodologia poteva spaventare, con il passare dei mesi la formula ha portato diversi benefici anche nella gestione dell’ansia. Durante il lockdown alcune persone hanno potuto lavorare più serenamente, magari perché le scadenze e le incombenze sono passate in secondo piano; in generale, abbiamo lavorato in un modo diverso, più consapevole e che dà la giusta importanza a ciò che facciamo. Dovremo fare tesoro di questa consapevolezza, al di là dell’emergenza in cui ci troviamo.

Ripartire da noi stessi

Molti di noi hanno riscoperto il valore della noia. Per sopravviverle abbiamo avuto la possibilità di scoprire aspetti di noi stessi e sperimentato di tutto: dalla cucina all’esercizio fisico, abbiamo terminato quei lavori che aspettavano da tempo di essere fatti, abbiamo dedicato tempo ai nostri hobby che avevamo trascurato e scoperto nuove passioni

Certamente abbiamo dimostrato a noi stessi di essere più resistenti di ciò che credevamo: quando torneremo alla normalità dovremmo sforzarci di puntare sul nuovo “io” che abbiamo scoperto in queste settimane per essere meno ansiosi e agitati. 

Ripartire dagli affetti

Condividere gli spazi con i propri cari, i coinquilini o la famiglia per 24 ore al giorno è dura; nel bene e nel male, il lockdown ha cambiato i rapporti con le altre persone

Alcuni genitori hanno “conosciuto” i loro figli: li hanno osservati durante le ore scolastiche, hanno parlato con loro, si sono confrontati in un modo forse mai successo prima. 

Anche nella fase 2 è fondamentale riuscire a mantenere la capacità di trovare del tempo per i propri affetti, rafforzare i rapporti costruiti e aiutarsi a vicenda a superare eventuali ansie e paure. 

Chi invece ha dovuto trascorrere il periodo di isolamento in casa da solo ha scoperto quanto la vicinanza fisica con i propri affetti sia importante e anche come i piccoli gesti, come un abbraccio o una carezza, sono importanti per gestire le emozioni quotidiane e non sono da considerare come scontati.

Ripartire dalla natura

In Piazza del Campo, a Siena, è tornata a crescere l’erba: è uno dei tanti esempi in cui la natura si è riappropriata dei suoi spazi – pensiamo agli animali che hanno scorrazzato in pieno centro cittadino -. 

Il restare a casa senza poter uscire ha creato ansia anche in coloro che non sono soliti percepirla: una palestra per mettersi nei panni di quelle persone che vivono l’ansia ogni giorno e che si sentono “intrappolate” quotidianamente. Potranno infatti comprendere che esperienze semplici, come una passeggiata in un parco, possano non essere così scontate, e magari apprezzarle davvero.

Non appena sarà possibile, seguendo le normative vigenti, potremmo iniziare a trascorrere del tempo nella natura: una semplice passeggiata nel bosco o picnic su un prato permetterà al nostro cervello di relazionarsi con suoni, profumi e consistenze che avevamo dimenticato o poco apprezzato. Gli effetti positivi sulla psiche e sulle energie fisiche non mancheranno. 

Ripartire dall’attività fisica

Abbiamo già iniziato a scoprire i benefici del fitness durante la quarantena: la voglia di fare movimento e di prendersi cura del corpo ha avuto la meglio, fortunatamente, per moltissime persone. Sia che si tratti di workout, sia di sedute di yoga o pilates, riuscire a ritagliarsi del tempo per il proprio benessere fisico è fondamentale per mantenersi in forma fisica ma anche psicologica: il movimento, lo sport in generale, è il migliore anti-ansia e anti-depressivo naturale. 

Ora che abbiamo risvegliato il corpo, possiamo approfittare della bella stagione per cominciare, pian piano, a stimolare i nostri muscoli anche fuori dalle mura domestiche: fare attività fisica ci aiuterà a gestire l’ansia della ripartenza e ad affrontare i prossimi mesi in un modo diverso, più consapevole e ricco di energia fisica e mentale.

Questa quarantena ha permesso di scoprire meglio noi stessi, i nostri limiti, le nostre forze. Dobbiamo ripartire da qui, immaginando una “versione di noi 2.0” più consapevole, più naturale, più a contatto con le persone e gli affetti importanti e soprattutto, senza ansia.

 

Redazione Humanitas Salute: