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Geloni, gli unguenti un rimedio inutile. Evitare gli sbalzi termici

24/12/2015

Il “gelone” è un danno vascolare spesso più grave di quello che si pensa. In medicina il termine utilizzato dagli addetti ai lavori è “pernioma”. Il freddo produce, soprattutto in alcuni soggetti predisposti, una decisa vasocostrizione che provoca una riduzione della circolazione sanguigna nel distretto corporeo colpito. Il tessuto, che diventa violaceo, va in sofferenza e comporta bruciore e dolore. Solitamente il gelone è bene delimitato: appare come un nodulo dolente sottopelle».

Di solito le parti più colpite sono quelle periferiche e meno vascolarizzate, come mani, piedi, orecchie e naso. «L’esposizione alle basse temperature aumenta il rischio, ma non è il fattore maggiormente determinante. A fare la differenza è la tipologia di individuo, poiché alcuni soggetti risultano molto più colpiti di altri dai geloni.

(Per approfondire leggi qui: Couperose, è tutta colpa del freddo)

Geloni, più colpite le persone alte e magre e le giovani donne

Le persone più facilmente interessate da questo danno vascolare sono quelle «alte e magre, dalla corporatura molto esile, con poco pannicolo adiposo che tiene al caldo le estremità. Solitamente il sesso femminile risulta più colpito di quello maschile e, per quanto riguarda le fasce di età, le ragazze e le giovani donne sono più a rischio delle donne mature».

(Per approfondire leggi qui: Pelle secca, prurito e disagi con il freddo invernale)

Quando il gelone si è ormai formato e il tessuto colpito si è danneggiato, non si può fare altro che aspettare la regressione spontanea del gelone stesso. Molto importante risulta quindi la prevenzione: per prevenire lo sviluppo di geloni, è fondamentale tenere le estremità al caldo e soprattutto evitare sbalzi di temperatura importanti. È bene che chi soffre di geloni si ricordi ad esempio di indossare, prima di uscire di casa, guanti e sciarpa intorno a naso e orecchie per evitare lo shock termico. Di aiuto risulta essere anche lo sport, che migliorando la circolazione del sangue previene lo sviluppo dei geloni.

Non ci sono terapie mirate per il trattamento dei geloni

Quanto alle terapie, a oggi purtroppo ancora non esistono trattamenti mirati per la cura di questo disturbo vascolare. I farmaci vasodilatatori, che un tempo si pensava potessero risolvere il problema, in realtà non funzionano. Le frizioni fai-da-te a base di unguenti di vario tipo, spesso pubblicizzate come rimedio ai geloni, non solo non funzionano, anzi aumentano il danno vascolare. L’unica terapia che fino a oggi ha dimostrato di avere una qualche efficacia è la somministrazione, nel caso a soffrire del disturbo sia una donna, della pillola anticoncezionale: gli ormoni migliorano infatti la vascolarizzazione, diminuendo il rischio che si formino i geloni. Si tratta comunque di una terapia “indiretta”, perché ancora non è stato scoperto un farmaco specifico contro i geloni.

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