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La Giornata nazionale del mal di testa

07/05/2010

Lunedì 10 maggio dalle ore 9 alle ore 12 in Humanitas Gavazzeni l’iniziativa promossa dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee.

Humanitas Gavazzeni aderisce alla Giornata Nazionale del Mal di Testa promossa dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC), e lunedì 10 maggio dalle ore 9 alle ore 12 in Humanitas Gavazzeni, area reception, ci saranno alcune postazioni dove la dottoressa Paola Merlo, responsabile dell’Unità di Neurologia di Humanitas Gavazzeni, e la sua equipe saranno a disposizione del pubblico per dare informazioni e consigli sulla diagnosi e cura delle cefalee. Verrà anche distribuito materiale informativo sui vari tipi di mal di testa e i sintomi correlati, sui campanelli d’allarme e le regole da seguire nell’assunzione di farmaci antidolorifici.
Ad inizio mattinata sarà presente come testimonial, presso i banchetti informativi. un giocatore dell’AlbinoLeffe.
Per promuovere questa Giornata, l’immagine scelta dalla SISC è legata allo sport. Associare la manifestazione allo sport e, in particolare, al calcio nasce dall’idea di legare un elemento di sofferenza estremamente diffuso nella popolazione generale ad un gesto atletico che coniuga in sé la velocità, la capacità e nello stesso tempo la determinazione necessarie a raggiungere l’obiettivo che, in questo contesto, significa affrontare con velocità il problema per migliorare la qualità della vita, laddove il mal di testa rappresenta elemento di sofferenza e di disagio familiare, lavorativo, sociale.

Humanitas Gavazzeni è uno dei Centri Cefalee della Lombardia della SISC, dedicato quindi allo studio di questa patologia. Il mal di testa rappresenta uno dei più frequenti motivi di consultazione del medico di famiglia e costituisce un disturbo spesso invalidante.
“Con il termine cefalea – spiega la dottoressa Paola Merlo, responsabile dell’Unità di Neurologia di Humanitas Gavazzeni e responsabile del Centro Cefalee – si intende un dolore a localizzazione prevalentemente ma non esclusivamente neurocranica. Le cefalee si caratterizzano per la eterogeneità e la molteplicità dei possibili fattori etiologici, che ne costituiscono cioè la causa, e per la necessità di una preliminare distinzione tra cefalea ‘sintomo’ e cefalea ‘malattia’, ovvero tra forme primarie e secondarie”.
A livello internazionale, il riferimento o standard diagnostico unanimemente accettato è attualmente rappresentato dalla Classificazione ICHD II (International Classification of Headache Disorders dell’International Headache Society 2003/4), basata principalmente sulle caratteristiche clinico-anamnestiche delle cefalee e dei dolori cranio-facciali allo scopo di fornire, sia al medico di base sia ai ricercatori e agli specialisti, rigorosi criteri di definizione dei vari quadri clinici.

“E’ indispensabile il riconoscimento immediato dei quadri tipici (le principali forme di cefalea primaria e i più comuni quadri ‘sindromici’ di cefalea secondaria), mentre sono necessari ulteriori accertamenti e osservazioni nell’ambito di un percorso più complesso al fine di verificare ulteriori ipotesi diagnostiche (forme atipiche, complicate, aggravate, trasformate…) – spiega la dottoressa Merlo -. Un’accurata anamnesi, che deve essere orientata a identificare con precisione l’andamento temporale della cefalea, la presenza di eventuali deficit neurologici di accompagnamento, l’unilateralità o meno del dolore, l’intervento di meccanismi di scatenamento peculiari (ad esempio la cefalea ‘da tosse’), e un esame obiettivo ben fatto possono essere, nella maggior parte dei casi, sufficienti a dirimere i dubbi circa la presenza di lesioni di natura organica. Altre volte, invece, la diagnosi passa attraverso indagini strumentali anche sofisticate, in grado di individuare le cause e, di conseguenza, indicare provvedimenti terapeutici mirati”.

A cura della Redazione 

 

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