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Obesità, in futuro farmaci che “imitano” gli effetti della chirurgia?

06/01/2016

Contro l’obesità, quando dieta ed esercizio fisico non bastano, si può ricorrere all’intervento chirurgico. La chirurgia bariatrica rappresenta oggi il rimedio più efficace per l’obesità. Oltre alla perdita di peso, grazie all’intervento migliora anche il quadro delle eventuali malattie associate all’obesità, a cominciare dal diabete. Ma qual è il futuro del trattamento dell’obesità? A parlarne è il dottor Giuseppe Marinari, responsabile di Chirurgia bariatrica dell’ospedale Humanitas.

Una delle strade che si sta cercando di percorrere riguarda proprio i benefici al metabolismo che la chirurgia riesce a dare: «Una tendenza è quella di provare a combinare chirurgia e terapia medica nel controllo del diabete. È noto l’effetto benefico della chirurgia bariatrica sul diabete, ma resta il problema della recidiva: il tasso di “ricomparsa” della malattia diabetica a 5 anni dall’intervento è considerevole. L’obiettivo – sottolinea lo specialista – è cercare di avere risultati più duraturi, consolidati, oltre che nel breve anche nel lungo periodo».

(Per approfondire leggi qui: Obesità e sovrappeso, adolescenti a rischio ipertensione)

Sempre sul fronte della chirurgia bariatrica una strada su cui è impegnata la ricerca riguarda le metodiche usate negli interventi chirurgici: «Tutti gli interventi per il trattamento dell’obesità si eseguono in laparoscopia, una metodica mini-invasiva che permette un rapido recupero post-operatorio. Il traguardo verso il quale si sta puntando è sostituire le tecniche laparoscopiche con l’endoscopia, anche se i tentativi condotti finora hanno avuto risultati piuttosto deludenti».

(Per approfondire leggi qui: Sovrappeso e obesità, quali i tipi di intervento?)

Quali potrebbero essere invece le novità del trattamento farmacologico dell’obesità?

«Da quando si è cominciata a capire la funzione della chirurgia bariatrica e la sua indubbia utilità, la ricerca sta cercando di dar vita a farmaci in grado di simularne gli effetti. Grazie all’intervento di chirurgia bariatrica si ridefinisce la produzione ormonale a livello gastrointestinale, viene riorganizzato l’insieme dei microorganismi che abitano nell’intestino (il microbioma) e, come suggeriscono studi sperimentali, aumenta la produzione di sali biliari (essenziali per l’assorbimento dei grassi) agendo sul centro nervoso della fame».

«La ricerca farmacologica sta proprio cercando di definire altri percorsi di efficacia dei farmaci tenendo conto di questi effetti della chirurgia dell’obesità», conclude il dottor Marinari.

(Per approfondire leggi qui: Obesità e sovrappeso, 9 sane abitudini per evitare l’aumento di peso)

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