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Obesità e sovrappeso, adolescenti a rischio ipertensione

13/08/2015

Obesità e sovrappeso sono un fattore di rischio per l’ipertensione. A segnalare questa correlazione è una ricerca condotta dal Tel Aviv Medical Center (Israele) e pubblicata sulla rivista American Journal of Hypertension. Lo studio è stato condotto su un campione di quasi 715mila adolescenti, dei quali circa il 60% di sesso maschile; i dati fanno riferimento al periodo compreso tra il 1998 e il 2011. Dalla ricerca emerge la tendenza al rialzo dei valori medi della pressione del sangue sia ‘massima’ (sistolica) che ‘minima’ (diastolica) con l’aumentare dell’indice di massa corporea.

I dati raccolti dal team di ricerca mostrano una chiara tendenza al rialzo di questi valori negli adolescenti: la percentuale degli adolescenti in sovrappeso sale dal 13.2 del 1998 al 21% del 2011, mentre quella degli adolescenti con ipertensione, alti valori di pressione del sangue (‘massima’ maggiore di 130 millimetri di mercurio), cresce dal 7 al 28% nei maschi e dal 2 al 12% nelle femmine. La correlazione è più forte nelle ragazze, ma il motivo non è chiaro, forse per questioni di tipo ormonale.

L’obesità, sostengono i ricercatori, può far sviluppare negli adolescenti altri fattori di rischio delle malattie cardiovascolari come il colesterolo alto. Inoltre questi possono conservare tale condizione in età adulta e quindi esporsi al rischio di cardiopatie, diabete di tipo 2, osteoartriti, ictus e diversi tipi di cancro. Per il Ministero della Salute in Italia i bambini tra gli 8 e i 9 anni in sovrappeso sono il 20,9%, quelli obesi il 9,8%.(Per approfondire leggi qui: Tumore al colon, il rischio aumenta per adolescenti sovrappeso)

Cosa indica questa correlazione tra obesità e ipertensione?

«Questa ricerca ci dice che i giovani obesi (che sono obesi da sempre) sono molto più malati di quanto ci si aspetterebbe», dice il dottor Giuseppe Marinari, responsabile di Chirurgia bariatrica dell’ospedale Humanitas.

«L’obesità – continua – purtroppo è correlata a una diminuzione dell’attesa di vita, proprio per la maggiore incidenza di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di neoplasie. Conta molto anche il numero di anni in cui si è stati obesi: la donna che diventa obesa dopo la menopausa o il maschio che lo diventa quando va in pensione, hanno un’obesità con poco tempo e pertanto non è obbligatoria la presenza di malattie associate (diabete, ipertensione arteriosa, apnee del sonno). Chi è stato sempre obeso invece rischia di più», conclude il dottor Marinari.

 

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