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Prevenzione

Per quali malattie è utile lo screening?

20/08/2016

Cos’è lo screening e perché sottoporsi? Chi vuole curare la propria salute sa bene quanto sia importante conoscere i concetti fondamentali di prevenzione, screening e stile di vita sano: imparare a comprendere gli errori che facciamo è il primo passo per impostare in modo intelligente la propria vita, ridurre al minimo le possibilità di ammalarsi e minimizzare i danni se questo si verificasse.

Screening utile in particolare per alcuni tumori

Gli screening non sono utili per tutta la popolazione generale, e vanno pertanto consigliati in specifiche fasce d’età, per la ricerca di specifiche malattie, tenendo anche conto del rischio di familiarità ed eventuale ereditarietà. Al di la di possibili margini di errore esistenti (falso positivo, falso negativo), va anche tenuto presente che non in tutte le forme tumorali, una diagnosi precoce risulta in una aumentata possibilità di guarigione. Per questa ragione, vanno identificati gruppi di persone per le quali è dimostrato un beneficio nel sottoporsi agli screening, per esempio sulla base dell’età o di altri parametri rilevanti, come la presenza di fattori di rischio specifici per la malattia sulla quale si desidera effettuare l’indagine.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al colon, negli Usa aumenta fra giovani. Screening da ripensare?)

Lo screening è un intervento preventivo molto utile soprattutto per alcuni tumori: una diagnosi di tumore effettuata prima che compaiano i sintomi, specialmente se effettuata in una fase nella quale la malattia è ancora localizzata ed interessa un’unica sede circoscritta, di solito influenza considerevolmente l’esito dei trattamenti medici e chirurgici. Infatti, le campagne di screening per i tumori femminili (mammella e cervice uterina) e quella per il tumore del colon retto, che “invitano” le persone di determinate fasce d’età a farsi controllare (gratuitamente, a carico del Servizio sanitario nazionale), hanno ridotto in maniera evidente la mortalità derivante da queste patologie.
Questo, d’altra parte, non significa che sia inutile sottoporsi a controlli di routine in assenza di sintomi (i cosiddetti “screening opportunistici”) anche per altre malattie, specialmente se si è esposti a fattori di rischio specifici.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, in aumento i casi nelle under 50: screening da rivedere?)

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