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Prevenzione

Papilloma virus, il vaccino funziona. Negli Usa infezioni giù del 60%

25/02/2016

Negli Stati Uniti il Papilloma virus fa un po’ meno paura. Grazie alla vaccinazione il numero delle infezioni tra giovani e giovanissimi è diminuita di quasi 2/3. Il dato arriva dalla rivista Pediatrics dove è stato pubblicato uno studio che ha valutato l’impatto della vaccinazione contro l’Hpv, il Papilloma virus umano. Il virus, oltre a causare un’infezione sessualmente trasmissibile, è responsabile anche dell’insorgenza del tumore alla cervice uterina.

La vaccinazione anti Hpv è stata introdotta negli Stati Uniti nel 2006 ed è raccomandata alle ragazze tra 11 e 12 anni. Il vaccino è quadrivalente ed è rivolto contro 4 specie di virus. I ricercatori hanno confrontato i tassi di diffusione dell’infezione da Hpv nelle ragazze sessualmente attive tra 14 e 24 anni in due periodi: tra il 2003 e il 2006, nell’ “era della pre-vaccinazione”, e poi tra il 2009 e il 2012. A sei anni dall’avvio delle vaccinazioni, il tasso di infezioni è diminuito del 64% nelle ragazze tra 14 e 19 anni e del 34% in quelle fra 20 e 24 anni.

(Per approfondire leggi qui: Papilloma virus, uomini a rischio contagio 5 volte più delle donne)

Si tratta di un trend destinato a continuare e con numeri sempre maggiori, dicono gli autori della ricerca. Il dato positivo si può spiegare anche alla luce di una sorta di “effetto gregge” nella popolazione, aggiungono.

Hpv responsabile anche di condilomi e altre forme di tumore oltre a quello della cervice uterina

E in Italia? Secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di Sanità, per le ragazze classe 2002 (12enni nel 2014, quindi) la copertura vaccinale supera il 54% ed è in calo rispetto alle coetanee vaccinate negli anni precedenti.

L’infezione da Hpv è in assoluto la più frequente infezione sessualmente trasmessa e colpisce di più la popolazione femminile. L’infezione da Hpv può determinare, come accennato, la comparsa di carcinoma della cervice uterina, ma anche di altre neoplasie (ano, pene e tumori orofaringei).

«Il dato di questo studio è un’ulteriore conferma dell’efficacia del vaccino anti Hpv», dice il dottor Domenico Vitobello, responsabile di Ginecologia dell’ospedale Humanitas. «È importante sottolineare che il vaccino protegge non solo dal rischio di lesioni precancerose ma anche dai condilomi genitali, un’infezione a trasmissione sessuale che colpisce entrambi i sessi e che condiziona fortemente il benessere sessuale delle persone», aggiunge lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Informati e protetti: così si prevengono le malattie sessualmente trasmissibili)

Proprio per limitare ulteriormente la diffusione del virus responsabile di tutte queste patologie diversi Paesi raccomandano la vaccinazione contro il Papilloma virus anche ai ragazzi. Dal 2015 alcune Regioni italiane offrono il vaccino anche ai maschi nel 12mo anno di vita: «Si tratta di una misura che va in questa direzione e che dovrebbe essere estesa a tutto il territorio nazionale», conclude il dottor Vitobello.

 

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