Stai leggendo Gli esami di screening per il tumore del collo dell’utero: Pap test e HPV-DNA

Salute della donna

Gli esami di screening per il tumore del collo dell’utero: Pap test e HPV-DNA

21/04/2022

Per il tumore del collo dell’utero, gli esami di screening sono Pap test e HPV-DNA, che vengono offerti gratuitamente alle donne secondo determinate fasce di età: il Pap test ogni 3 anni tra i 25 e 30 anni, il test per Papilloma virus ogni 5 anni tra i 30 e 64 anni. 

Grazie a una maggior adesione delle donne ai test di screening, negli ultimi dieci anni in Italia l’incidenza dei tumori della cervice uterina è diminuita di circa il 25%. Approfondiamo l’argomento con il dottor Alessandro Bulfoni, responsabile di ostetricia e ginecologia di Humanitas San Pio X.

 

Infezione da HPV e tumore della cervice uterina: quale relazione?

Il tumore del collo dell’utero, o carcinoma della cervice uterina, è causato da un’infezione pregressa da papilloma virus umano (HPV) che si trasmette per via sessuale. Esistono diversi tipi di virus HPV e di questi, le infezioni indotte da HPV 16 e HPV 18 sono considerate tra quelle più a rischio per il carcinoma della cervice uterina, – che, ricordiamolo, è uno dei cinque tumori più frequenti nelle donne di età inferiore a 50 anni. Insieme all’infezione, tra i fattori che concorrono all’insorgenza del cancro vi sono anche la familiarità per il tumore della cervice uterina, il fumo di sigaretta, le abitudini sessuali, una dieta povera di frutta e verdura e obesità.

 

Quanto tempo passa dall’infezione HPV al tumore della cervice uterina?

Nella maggior parte dei casi le infezioni da HPV regrediscono spontaneamente. In alcuni casi, però, nel tempo si formano lesioni sul tessuto del collo dell’utero che possono evolvere in cancro. Dato che dalle lesioni al cancro il tempo che passa è lungo, e non sono sempre visibili segni clinici né dell’infezione né della malattia, il Pap test ogni 3 anni dai 25 ai 30 anni consente di identificare la presenza delle lesioni prima della loro degenerazione (lesioni pre-cancerose), trattarle e risolverle. Dopo i 30 anni, secondo le più recenti evidenze scientifiche, il test più efficace per rilevare le lesioni da Papilloma virus è l’HPV-DNA, test a cui sottoporsi ogni 5 anni.

 

Pap test e HPV-DNA test: ogni quanto farli

In giovane età la probabilità di avere una infezione da HPV ma senza rilevanza clinica è molto alta: per questo, la scelta di offrire lo screening gratuito con Pap test alle donne tra 25 e 30 anni ogni 3 anni. In presenza di positività al test HPV-DNA, il Pap test è fondamentale per rilevare le alterazioni che necessitano approfondimenti diagnostici (come ad esempio la colposcopia o HPV test annuale).

Il test HPV-DNA non è raccomandato prima dei 30 anni proprio per la lenta evoluzione delle lesioni che si formano sulla cervice uterina a seguito di infezione da Papilloma virus. Sempre per lo stesso motivo, non va ripetuto a intervalli inferiori a 5 anni. 

 

Perché è fondamentale aderire ai programmi di screening

Aderire ai test di screening ed effettuarli a intervalli regolari è fondamentale in quanto aumenta le probabilità di rilevare e diagnosticare eventuali lesioni pre-cancerose che possono essere rimosse con un piccolo intervento chirurgico nella maggior parte dei casi. In questo modo la naturale progressione della lesione in cancro viene interrotta. La scelta terapeutica, però, dipende dalla natura, della profondità e della sede della lesione identificata. In caso fosse richiesto eseguire il Pap test con una maggior frequenza, l’esame può essere svolto al di fuori dello screening, prenotando una visita ginecologica. In questo caso, l’esame viene effettuato durante la visita prenotata. 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita