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Informati e protetti: così si prevengono le malattie sessualmente trasmissibili

19/02/2016

Il rischio di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile si contiene con l’informazione, l’educazione sessuale e il ricorso agli strumenti di profilassi, come il preservativo. La prevenzione, come sottolinea il ministero della Salute, è fondamentale per ridurre le complicanze sulla salute riproduttiva e generale della persona.

Le malattie sessualmente trasmissibili colpiscono nel mondo oltre 350 milioni di individui. Ogni giorno le nuove infezioni da gonorrea, clamidia, sifilide e tricomoniasi sono circa un milione. Il dato è emerso da uno studio condotto dagli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità e pubblicato sulla rivista Plos One. I dati si riferiscono a uomini e donne fra i 15 e i 49 anni di età nel periodo compreso fra il 2005 e il 2012.

Le stime, concludono gli autori dello studio, sottolineano la necessità di intervenire per prevenire, diagnosticare e trattare in maniera più efficace queste malattie. Intervenire per fermare le infezioni è fondamentale: le malattie a trasmissione sessuale, infatti, possono avere complicanze sulla fertilità e la salute riproduttiva di uomini e donne. Secondo le stime dello studio, nel 2012 il 4,2% delle donne e il 2,7% degli uomini soffriva di clamidia, mentre lo 0,8% delle donne e lo 0,6% degli uomini era stato colpito da gonorrea. La tricomoniasi aveva colpito invece il 5% delle donne e lo 0,6% degli uomini. Percentuali più basse per la sifilide: 0,5 % nelle donne e 0,48% negli uomini.

(Per approfondire leggi qui: Aids, infezioni da Hiv in aumento. I consigli per la prevenzione)

A queste quattro malattie, curabili, vanno poi aggiunte altre malattie sempre a trasmissione sessuale come l’infezione da Hiv, quella da Papilloma virus (Hpv), l’epatite B e l’Herpes simplex.

Come fare prevenzione? Ecco le indicazioni dell’Oms:

  • educazione sessuale, in particolare per gli adolescenti
  • promozione di stili di vita più salutari
  • interventi mirati verso gruppi particolari di persone (ad esempio uomini omosessuali e persone che fanno uso di droghe per via endovenosa)
  • uso del preservativo, uno dei più efficaci metodi di protezione contro le malattie a trasmissione sessuale compresa l’Hiv
  • un’ulteriore forma di protezione è la vaccinazione. Sono disponibili i vaccini contro l’infezione da Hpv e contro l’epatite B.

(Per approfondire leggi qui: Herpes labiale, colpite al mondo 3,7 miliardi di persone)

Se si è più informati, aggiunge l’organizzazione, è più facile riconoscere i sintomi di queste patologie e rivolgersi in tempo alle strutture sanitarie. Le malattie sessualmente trasmissibili possono avere infatti gravi conseguenze: la clamidia e la gonorrea, ad esempio, possono causare un’infiammazione pelvica e portare anche alla sterilità.

Resistenza agli antibiotici, un problema per il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili

Molte infezioni possono essere trasmesse da madre a figlio in gravidanza mettendo a rischio la salute del nascituro: ad esempio la sifilide, trasmessa in questo modo, fa sì che ogni anno 215mila bambini rischiano di morire per morte prematura o di soffrire di malattie congenite. Ancora, l’infezione da Hpv è causa di tumore alla cervice uterina e infine, herpes e sifilide possono aumentare il rischio di contrarre l’Hiv.

(Per approfondire leggi qui: Gonorrea, in Inghilterra epidemia con ceppo resistente ad antibiotici)

Un ostacolo lungo la strada del trattamento e della cura di queste malattie è rappresentato dalla resistenza dei batteri agli antibiotici, in particolare per la gonorrea.

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