Aumentare il numero di bambini allattati al seno eviterebbe 20mila decessi per tumore alla mammella all’anno. Inoltre sarebbero salvi ben 800mila bambini, nella maggior parte sotto i 6 mesi. Sono le nuove stime diffuse dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in uno studio sull’allattamento materno pubblicato su Lancet.
Al mondo sono ancora pochi i bambini allattati esclusivamente al seno fino a 6 mesi: 1 su 3, un dato ancora insufficiente e immutato da 20 anni a questa parte, dice l’Oms. Una maggiore diffusione, tanto nei Paesi più avanzati quanto in quelli a basso e medio reddito, sarebbe veramente benefica: potrebbero essere prevenuti quasi la metà di tutte le malattie diarroiche e un terzo delle infezioni respiratorie nei bambini dei Paesi a basso e medio reddito.
(Per approfondire leggi qui: Allattamento al seno, fino a sei mesi l’unica forma di alimentazione)
L’Oms, insieme all’Unicef, raccomanda di allattare subito, entro un’ora dal parto, e di nutrire i neonati esclusivamente con il latte materno fino a 6 mesi. Dopo di che l’allattamento diventa complementare a una dieta adeguata da un punto di vista nutrizionale almeno fino ai 2 anni.
Quali sono i benefici che l’allattamento materno porta alla salute di mamma e figlio?
Secondo l’Oms i bambini godono di migliori performance cognitive (valutate in test d’intelligenza), hanno meno probabilità di diventare obesi o sovrappeso e di essere colpiti da diabete nel corso della vita. Per le mamme dare il latte naturalmente aiuta a prevenire il tumore al seno e quello ovarico: se ai tassi attuali già si evitano 20mila decessi per carcinoma mammario, altrettanti si potrebbero evitare se il numero di bambini allattati dovessero aumentare.
I vantaggi sono anche di natura economica: si potrebbero risparmiare ben 300 miliardi di dollari ogni anno riducendo i costi dei trattamenti sanitari per le patologie prevenibili grazie all’allattamento materno.
(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, allattamento diminuisce rischio recidive)
Unicef e Oms sono impegnati a migliorare i tassi di allattamento al seno: l’obiettivo previsto dall’Oms è incrementare il tasso di allattamento esclusivo nei primi sei mesi al 50% entro il 2025 (oggi è poco più del 35%). “Per raggiungere gli obiettivi previsti è però necessario che ogni Paese introduca interventi nel sistema di educazione e nei servizi per la salute. Ma soprattutto che favorisca politiche di protezione alla maternità, spazi protetti e dedicati all’allattamento anche nei posti di lavoro e politiche di regolamentazione dei prodotti sostitutivi del latte materno”, commenta Flavia Bustreo, vice direttore generale Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini dell’Oms.
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