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Prevenzione

Disfunzione erettile, allarme per il cuore?

14/01/2015

La malattia coronarica e la disfunzione erettile possono avere la stessa origine? La difficoltà nel raggiungere e mantenere l’erezione per un tempo sufficiente a completare un rapporto sessuale può essere un segnale d’allarme per una malattia delle arterie del cuore (coronarie) ancora non riconosciuta.

Comprendere i meccanismi che stanno alla base di questa relazione pericolosa può aiutare a salvare il cuore prima che il problema diventi più serio. D’altra parte, per chi ha già le coronarie malate (angina, ischemia, infarto) curare bene il cuore può aiutare a risolvere il problema della disfunzione erettile.

 

La connessione fra disfunzione erettile e malattia coronarica

L’aterosclerosi è un processo infiammatorio che progressivamente riduce l’elasticità delle arterie: sulle pareti di questi vasi si formano placche che riguardano tutte le arterie del corpo e non solo le coronarie o le carotidi. L’aterosclerosi si forma e progredisce anche nelle piccole arterie che corrono all’interno del pene, che, avendo un calibro piccolo, più rapidamente possono chiudersi per colpa di trombi che riducono e impediscono il fluire del sangue rallentando il riempimento dell’arteria necessario per l’erezione.

Oggi sappiamo che la disfunzione erettile è un segnale di allarme che dovrebbe spingere il medico ad esplorare le arterie che portano sangue a tutti gli altri organi e a intervenire presto per evitare danni che possono minacciare la vita e la qualità della vita stessa.

 

Aterosclerosi: un processo infiammatorio sistemico

L’aterosclerosi è un processo infiammatorio che colpisce le pareti delle arterie: il sangue reagisce, nel tentativo di spegnere l’infiammazione, depositando un trombo sulla parete stessa, con l’obiettivo di guarirla, ma il trombo occupa spazio e riduce il flusso del sangue e l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive alle cellule, provocandone la sofferenza o la morte.

L’aterosclerosi può favorire la formazione di aneurismi soprattutto quando si coalizza con l’ipertensione: gli aneurismi sono dilatazione della parete dell’arteria, che si assottiglia e aumenta la possibilità di rottura che provoca emorragie molto gravi e incontrollabili.

L’aterosclerosi che si forma sulle pareti delle arterie carotidi o cerebrali contribuisce a provocare ictus cerebrale, quando si forma sulle pareti delle arterie dell’addome o delle gambe causa la malattia delle vetrine: i trombi che si formano sulla placca aterosclerotica si frammentano, diventano emboli e chiudono arterie lontane dal punto in cui si sono formati, spesso rendendo necessaria l’amputazione, come purtroppo frequentemente accade nei grandi fumatori e nei diabetici.

L’aterosclerosi delle arterie coronarie provoca infiammazione e chiusura delle arterie che nutrono il muscolo cardiaco e contribuisce a provocare l’infarto del miocardio.

Il meccanismo con il quale l’aterosclerosi determina il danno è il medesimo nei diversi distretti dell’organismo: il danno è tanto più grave quanto più fondamentale l’arteria colpita è per la salute dell’organo al quale porta nutrimento e quanto più nobile e indispensabile è l’organo stesso.

La disfunzione erettile non va solo considerata come la causa di un problema nei rapporti di coppia, ma come un segnale precoce di malattia di tutto il distretto cardio e cerebrovascolare.

 

Disfunzone erettile e cuore, chi rischia di più?

I fattori di rischio che facilitano la comparsa di disfunzione erettile, sono i medesimi che fanno ammalare tutte le arterie, coronarie comprese.

Le malattie cardiovascolari devono essere considerate come un problema globale di salute o di malattia del sistema delle arterie e della coagulazione del sangue e non come un problema di organo. Le arterie sono presenti in tutto il corpo, portano ossigeno e nutrimento a tutte le cellule, anche alle più lontane: quando si ammalano (aterosclerosi e trombosi) devono essere curate nel loro insieme e non solo nella parte colpita.

I fattori che aumentano la probabilità di comparsa precoce o di peggioramento di queste malattie lavorano in squadra potenziandosi l’un l’altro e sono ben conosciuti:

  • diabete: chi soffre di diabete, soprattutto se mal curato o scoperto tardi, ha una probabilità aumentata di soffrire anche di disfunzione erettile, di malattia delle coronarie e di altri problemi vascolari causati da una riduzione del flusso di sangue causata da aterosclerosi e trombosi;
  • colesterolo alto: un alto livello di colesterolo cattivo (LDL) accelera l’aterosclerosi e la trombosi;
  • fumo: il fumo di sigaretta aumenta il rischio di aterosclerosi e trombosi. Inoltre la nicotina, essendo un vasocostrittore, direttamente riduce la capacità delle arterie di dilatarsi e di ottenere un’erezione;
  • pressione alta: con il passar del tempo una pressione del sangue troppo elevata danneggia la parete interna delle arterie e accelera la comparsa di aterosclerosi che a sua volta scatena la trombosi;
  • famigliarità: la probabilità che la disfunzione erettile sia causata da aterosclerosi precoce è più alta in coloro che hanno almeno un famigliare consanguineo (padre, madre, sorella, fratello) che abbia sviluppato una malattia cardio o cerebrovascolare da trombosi in giovane età, prima dei 65 anni;
  • età: più si è giovani più è probabile che la disfunzione erettile sia il primo sintomo di una malattia delle arterie diffusa anche alle coronarie, soprattutto se la disfunzione compare prima dei 50 anni. A 70 anni e oltre vanno prese in considerazione anche altre cause e la relazione fra disfunzione e malattia coronarica è meno forte;
  • sovrappeso: sovrappeso e obesità aumentano il rischio di infarto e di disfunzione erettile da aterosclerosi e trombosi;
  • depressione: sembra ormai evidente che la depressione si associ a un aumento di probabilità di infarto e di altre malattie da aterosclerosi e trombosi, inclusa la disfunzione erettile.

 

Mi rivolgo all’andrologo, ancora un tabù?

La scoperta di farmaci orali efficaci e sicuri per trattare la disfunzione erettile ha rivoluzionato l’andrologia permettendo a molti uomini di venire allo scoperto per risolvere un problema da sempre sottostimato che può essere sintomo sentinella di una malattia vascolare e metabolica. Nonostante tutto ancora solo una minima parte dei soggetti affetti da tale problema ricorre al consulto medico.

È importante ricordare che la disfunzione erettile può essere spia di un calo dei livelli di testosterone. È noto che il testosterone è un indicatore importante dello stato di salute dell’uomo. Dopo i 40 anni il testosterone decresce gradualmente del 2% all’anno. Tuttavia nei soggetti con patologie croniche quali il diabete o la sindrome metabolica, i valori possono frequentemente abbassarsi al di sotto della norma per l’età. Un valore basso di testosterone (ipogonadismo) influenza negativamente non solo la funzione sessuale ma comporta anche un maggiori rischi cardiovascolari, di osteoporosi, diabete e obesità.

 

I 3 sintomi principali del basso livello di testosterone

I tre sintomi che indicano un basso livello di testosterone sono:

  1. riduzione delle erezioni spontanee mattutine
  2. calo del desiderio sessuale
  3. minor capacità di ottenere e/o mantenere le erezioni durante il rapporto sessuale.

Se un uomo soffre in maniera persistente di almeno uno di questi sintomi, in considerazione delle importanti conseguenze dei bassi livelli di testosterone sia sulla funzione sessuale sia sulla salute generale, è importante che si rivolga al proprio medico. Tuttavia bisogna ricordare che, in presenza di bassi livelli di testosterone, il medico deve valutare attentamente il bilancio rischi-benefici prima dare una terapia sostitutiva con testosterone e che in molti casi è importante agire sui fattori di rischio: il paziente obeso che dimagrisce facendo dieta e attività fisica non solo normalizza i livelli di testosterone e in un terzo dei casi la disfunzione erettile, ma sicuramente si salva la vita!

 

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