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Prevenzione

Disfunzioni erettili, prevenzione difficile ma non impossibile

28/11/2013

 

Quando si parla di disfunzioni erettili, è difficile pensare a un’efficace azione di prevenzione. Spesso il problema viene affrontato solo nel momento in cui si presenta, cercando a posteriori di individuarne e risolvere le cause. Ma qualcosa, per evitarle, può essere fatto, come ci spiega il dottor Alberto Vismara, urologo di Humanitas Gavazzeni.

Quale può essere la causa di una disfunzione erettile?

«Possiamo ricondurle a tre categorie. Le prime sono di origine organica: la persona che accusa la disfunzione può avere problemi di natura cardiopatica (pregresso IMA, ipertensione arteriosa ad esempio) o di tipo metababolico (diabete mellito, ipercolesterolemia, ecc). Oppure la situazione di disfunzione può avere origine dopo un intervento chirurgico demolitivo – ad esempio all’intestino o dopo una prostatectomia radicale – che ha provocato l’interruzione dei fasci neuro vascolari responsabili dell’erezione».

Quali altre cause ci sono, oltre a quelle di tipo organico?

«La seconda categoria di cause è su base ormonale, cioè relative a un’alterazione dei valori degli ormoni sessuali nel sangue. Una diminuzione del testosterone, dovuta anche al semplice trascorrere degli anni, provoca una riduzione della libido e quindi, di conseguenza, anche un’alterazione della qualità dell’erezione. Stesso problema può essere causato, al contrario, dall’aumento incontrollato della Prolattina, un ormone che nelle donne stimola la produzione di latte e che viene prodotto anche dagli uomini».

Anche l’aspetto psicologico può avere la sua parte…

«Sì, è proprio questa la terza categoria di cause di disfunzioni erettili. La testa comanda ogni azione del nostro corpo, è logico che anche questa funzione dipenda in gran parte dal cervello».

Dal punto di vista della prevenzione, che cosa può essere fatto?

«È difficile anticipare questo tipo di disfunzione. Diciamo che un buon stile di vita può aiutare a evitarne gli effetti. Meglio quindi non abusare con l’alcol ed evitare il fumo e l’uso di sostanze stupefacenti. Poi occorre sottoporsi a esami di controllo, soprattutto dopo una certa età. Compiuti i 50 anni, ad esempio, ogni uomo dovrebbe sottoporsi all’esame prostatico una volta all’anno, quando non presenta disturbi. Nel caso invece si evidenzi una disfunzione, è opportuno che il paziente ne parli con uno specialista, così da individuarne in breve tempo le cause».

Quali cure possono essere adottate per combattere la disfunzione erettile?

«Le cause della disfunzione erettile, come abbiamo visto, sono riconducibili a tre categorie molto diverse tra loro. La terapia da applicare dipende proprio da ogni singola valutazione clinica, attraverso cui si risale all’origine del disturbo. Spesso queste disfunzioni sono solo la punta dell’iceberg di problemi di salute ben più vasti, collegati ad esempio a una pressione elevata o ad altre patologie rimaste fino a quel momento “nascoste”».

Come vengono effettuate le diagnosi?

«In Humanitas Gavazzeni, le diagnosi vengono eseguite tenendo conto di due punti cardine: lo studio del profilo ormonale e l’esecuzione dell’Ecocolordoppler penieno dinamico e basale, che prevede l’induzione farmacologica di un’erezione e lo studio della circolazione venosa e arteriosa, così da stabilire, per prima cosa, se il deficit è su base vascolare».

 

 

Un convegno a Bergamo sull’eiaculazione precoce

Sabato 30 novembre l’Auditorium Villa Elios di Humanitas Gavazzeni – in via Gavazzeni 21, Bergamo – ospita l’incontro dal titolo “Eiaculazione precoce e nuove terapie”, evento gratuito e accreditato ECM per medici di medicina generale, medici specialisti e infermieri.

L’obiettivo dell’incontro è sensibilizzare i medici di medicina generale a prestare attenzione ai sintomi riferiti dai loro pazienti e portarli a conoscenza degli specialisti, oltre a illustrare le caratteristiche dei farmaci introdotti in commercio per la terapia dell’eiaculazione precoce e i loro risultati in termini funzionali e di durata.

Responsabile scientifico dell’incontro, che si svolgerà dalle 9 alle 17, è Antonino Lembo, responsabile dell’Unità Operativa Urologia di Humanitas Gavazzeni. L’organizzazione scientifica è invece affidata ai dottori Gianna Pace, Antonella Tocco e Alberto Vismara della stessa Unità operativa.

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