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Se ami lo sport, praticalo con giudizio

29/05/2013

Praticare uno sport, una scelta che può portare molti benefici, se non ci si lascia andare a eccessi. Come ben spiegato dai due cartoons che Humanitas Gavazzeni ha realizzato con lo Studio Bozzetto e dal dottor Franco Santoro

 

“Fai sport, ma non permettere che lo sport si faccia te”. “Se ami lo sport, praticalo”. Sono questi i due messaggi alla base di due cartoons che Humanitas Gavazzeni ha realizzato con lo Studio Bozzetto, visibili su YouTube (“Il bello dello sport” e “Pazzie da sport”) per affrontare il tema dei benefici e, di contro, degli eccessi dell’attività fisica. E che riguardano tutti, anche i più giovani. Di cuore, prevenzione e giovani abbiamo parlato con il dottor Franco Santoro, responsabile degli Ambulatori di Cardiologia di Humanitas Gavazzeni.

Fare sport e attività fisica aiuta a prevenire problemi di cuore?

«Fare attività fisica, intraprendere una disciplina sportiva in maniera costante è una delle  principali modalità di prevenzione delle malattie cardiovascolari. Muoversi serve ad abbattere alcuni fattori di rischio e, quindi, a mantenere una corretta frequenza cardiaca, corretti valori pressori, e serve a tenere sotto controllo le calorie che vengono bruciate con maggiore facilità».

Muoversi sì, dunque, ma senza esagerare…

«Assolutamente. Chiunque e a qualsiasi età, deve affrontare l’attività fisica in maniera adeguata. La chiave infatti sta nella modulazione. Tutto deve essere controllato perché l’esagerazione può portare a problemi di salute. È fondamentale assecondare la nostra condizione fisica di partenza e modificare poi, con gradualità, quelli che sono i nostri stili di vita, la nostra struttura muscolare e quindi il nostro allenamento. Va evitato di fare più di quanto il nostro fisico ci permette. Le possibilità di crescita ci sono, ma è fondamentale la gradualità».

Quando da giovani si affronta uno sport, o comunque un’attività fisica, ci sono esami del cuore da sostenere?

«Diciamo che è buona cosa sottoporsi a una visita cardiologica e fare un elettrocardiogramma così da valutare la nostra situazione di partenza. Nei giovani in particolare va controllata la presenza di eventuali aritmie. In base alla valutazione iniziale si potranno effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici (ecocardiogramma, holter, test da sforzo). Ricordiamo invece che per chi pratica sport agonistici esiste un protocollo da seguire che prevede di eseguire una serie di esami base tra cui, anche, il test da sforzo».

Lo stress incide sul cuore dei giovani?

«Direi che è un fattore di rischio più rilevante nell’età adulta piuttosto che nei giovani. Può però contribuire ad aumentare i rischi di patologie cardiache di tipo prevalentemente aritmico».

Quanto conta un’alimentazione sana in un cuore giovane?

«Molto, e non solo per il cuore ma per tutto il nostro organismo. Quando si pratica un’attività fisica, si è spronati a mangiare meglio e in maniera anche adeguata all’attività fisica che facciamo. Prima di fare la nostra ora di sport, in palestra o andando in bici ad esempio, è consigliabile fare un pieno di energia assumendo carboidrati (pasta, biscotti). Durante l’attività fisica bisogna poi reidratare i liquidi che perdiamo con la sudorazione, e quindi bere acqua, e una volta terminato il nostro allenamento mangiare proteine che aiutano a sviluppare la massa muscolare». 

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