Trulli, una dieta da Formula 1

Al talento non si comanda. Soprattutto se chi lo possiede guida un’automobile di Formula 1 e per numerosi week-end l’anno deve fare i conti con l’elettronica, la meccanica, grip e prestazioni. L’auto, in poche parole, deve essere bilanciata e andare forte. Ma serve anche saperla condurre, perché una F1 è difficile da guidare, richiede un certo impegno. Jarno Trulli, abruzzese, pilota della Renault e vincitore del GP di Montecarlo, il più prestigioso e il più difficile del circus della F1, oltre ad essere meticoloso in pista è un atleta a tutti gli effetti, uno sportivo che pretende dal suo fisico il massimo delle prestazioni per poterle trasmettere all’auto, per arrivare in quei famosi week-end a dare il 110% delle sue capacità. Per scoprire, capire la “macchina” Trulli abbiamo intervistato il suo preparatore atletico, il dottor Riccardo Ceccarelli, medico dello sport che è stato al fianco della Leyton House di Capelli, di Carlos Checa, centauro della Yamaha, e della Toyota di F1.

LA DIETA
Jarno Trulli sta seguendo una dieta a “zona”, costituita da tre pasti principali e due spuntini. E’ stata fatta cercando di diminuire il carico di zuccheri per favorire l’apporto di frutta, verdura, carne e pesce. Lo scopo della dieta è di mantenere un livello costante di glicemia. Inoltre, da un anno a questa parte, Jarno sta conducendo uno studio per migliorare l’attenzione e la concentrazione di guida basato sull’utilizzo dei giusti e opportuni integratori alimentari. Per poter verificare il grado di attenzione viene monitorata la frequenza cardiaca del pilota durante la corsa, o le prove. C’è molta soddisfazione perché Jarno Trulli ha avvertito un netto miglioramento e si sente molto più concentrato.
Nello specifico, la dieta di Trulli è così suddivisa: una colazione a base di corn flakes, cereali, frutta e miele. A metà mattina, uno spuntino con delle barrette energetiche, frutta e fette biscottate con miele. A pranzo, a seconda delle condizioni atmosferiche, carboidrati (non più di 50 grammi), verdure in quantità e carne, che può essere bresaola, petto di pollo o prosciutto magro. A metà pomeriggio delle fette biscottate, mentre a cena un piatto di carne o pesce, verdura e frutta in abbondanza. Capita anche di terminare il pasto con dei dolci semplici: una crostata di frutta è l’ideale.

LA PREPARAZIONE ATLETICA
Jarno Trulli si sottopone a lunghe sedute di allenamento specifico per braccia e collo; dedica loro molta attenzione, ma lavora molto anche sulla muscolatura dorsale e sul resto del corpo, per una giusta completezza. Dedica molto tempo alla corsa a gli allenamenti in bicicletta; in quest’ultimo periodo ha optato per la corsa, per due motivi. Il primo: Trulli si sta dedicando alla mezza maratona, 21 chilometri e qualche metro, che copre in un’ora e trentacinque minuti. E’ lo stesso tempo di un GP di Formula 1, e la distanza della mezza maratona permette un allenamento aerobico e cardiovascolare e migliora il fondo. Il secondo: Jarno può correre sempre, perché un paio di scarpette trovano spazio nella valigia, mentre la bicicletta diventa uno strumento faticoso da portare per il mondo. Anche se, quando può, Jarno si allena sulla bicicletta da corsa.

LA PSICOLOGIA
Nel centro di Viareggio ci sono medici psicologici che si occupano di “allenare” anche le motivazioni: l’attività fisica è sì impegnativa per il pilota, ma lo aiuta al sacrificio, gli permette di conoscere i propri limiti e di spostarli sempre più avanti. Spesso il pilota ha l’alibi della vettura : una cattiva prestazione, un ritiro, talvolta viene mascherato con la cattiva prestazione dell’auto. Si Noi cerca di fargli capire che anche un corretto allenamento fisico può migliorare la prestazione e il connubio con l’auto. Infatti, quando Jarno decise di affrontare la mezza maratona che gli ha poi fruttato l’ottimo tempo di 1h 35’, puntava a coprirla in un’ora e quaranta minuti.

I risultati danno ragione a Trulli e al centro del dottor Ceccarelli. Al talento non si comanda. Il resto si può allenare.

A cura di Raffaele Sala

Redazione Humanitas Salute: