Sono meglio i grissini o il pane? La margarina o il burro? Bisogna fidarsi dei surgelati? Esistono formaggi “magri”? Gli esperti di Humanitas analizzano al microscopio il valore calorico e nutritivo di 10 alimenti.
Quando si decide di cominciare una dieta dimagrante, i consigli delle amiche e i “sentito dire” non mancano di certo. I dubbi e i suggerimenti arrivano a fiumi a confondere le idee e non si sa più come comportarsi. E oltretutto, spesso mettere in pratica quello che si è sentito dire è uno sforzo inutile, perché la maggior parte dei “miti” che riguardano diete e alimentazione sono del tutto falsi. Per sfatare le credenze errate e chiarire le idee di chi segue una dieta o vuole semplicemente mangiare in modo sano, abbiamo chiesto il parere di Manuela Pastore, dietista, e dei diabetolgi dell’Istituto Clinico Humanitas sui 10 falsi miti più diffusi.
Sono meglio i grissini del pane.
Mangiare i grissini o i cracker al posto del pane quando si è a dieta non ha senso. A parità di peso, infatti, grissini e cracker contengono più calorie del pane. Per rendere più gradevoli questi prodotti secchi, vengono aggiunti zuccheri e grassi che non si trovano nel pane. Per fare andare d’accordo dieta e digestione, chi trova pesante il pane può scegliere quello con meno mollica. Fermenterà di meno e sarà quindi “leggero” come i prodotti secchi.
Esistono oli dietetici.
L’olio (di oliva, ma anche di semi) è un grasso e come tale è molto ricco di calorie. Non esistono quindi oli dietetici, intesi come prodotti ipocalorici. Ci sono invece oli che vengono definiti dietetici perché sono integrati con delle vitamine.
E’ meglio usare la margarina che il burro.
La margarina viene prodotta a partire da oli vegetali che contengono acidi grassi polinsaturi migliori di quelli contenuti nei grassi di origine animale come il burro. I processi di lavorazione che permettono di solidificare e ottenere la margarina però, alterano questi acidi grassi rendendoli di scarsa qualità dal punto di vista nutrizionale. Nei piatti che richiedono condimenti solidi è quindi meglio usare il burro (sempre in piccole quantità), i cui grassi sono più “buoni” di quelli della margarina.
I surgelati non sono naturali.
I prodotti surgelati che derivano da alimenti freschi (ad esempio verdure e pesce) sono ottimi dal punto di vista nutrizionale e igienico. Le basse temperature non alterano il contenuto di principi nutritivi, vitamine e minerali. Il discorso è un po’ diverso per i piatti precotti che contengono grassi, utilizzati nella preparazione, e che quindi sono sempre ipercalorici.
Pane e pasta fanno ingrassare.
E’ uno degli errori più diffusi, ma non è assolutamente vero che chi è a dieta deve evitare pane, riso e pasta. Zuccheri o carboidrati, infatti, costituiscono la principale fonte di energia dell’organismo e dovrebbero rappresentare più del 50% delle calorie introdotte ogni giorno. Se non se ne mangiano a sufficienza, l’organismo si affatica perché deve ricavarli da altre fonti. E in più, prima o poi arriva la voglia di zucchero, che spesso si traduce in un dolce magari fuori pasto o dopo cena, ben più rischioso per la linea di un piatto di pasta.
Ci sono formaggi magri.
In realtà non esistono formaggi magri: i fiocchi di latte o la ricotta (prodotti a partire dal siero e non dal grasso del latte) ed i formaggi light ( privati di parte del grasso) contengono l’11-13% di grassi, almeno il doppio rispetto ad un piatto di pesce o di carne. I formaggi freschi (mozzarella, stracchino, crescenza) hanno circa il 20% di grassi. E con i formaggi stagionati (grana, parmigiano, taleggio, gorgonzola), la quota di grasso arriva anche al 35%.
La frutta non ingrassa mai.
Certo, la frutta non contiene grassi ed è meno calorica di dolci e stuzzichini vari, ma contiene zuccheri. Mangiarne troppa, quindi, può introdurre troppe calorie. Il discorso vale per tutti i frutti e non solo per banane, fichi e cachi. Che fare allora? Mangiare 2-3 frutti al giorno è indispensabile, ma non bisogna esagerare: 4-5 frutti hanno le stesse calorie di un piatto di pasta e saziano di meno.
Bisogna evitare il pesce grasso.
E’ vero che alcuni pesci, come il salmone, il tonno o lo sgombro, sono più grassi di altri. Tuttavia si parla sempre di contenuti moderati di grassi (al massimo 5-6%). E in più si ha a che fare con acidi grassi polinsaturi e con i famosi omega 3, sostanze utili per la salute di cuore e arterie. Niente paura, il pesce ha poche calorie ed è facilmente digeribile, quindi si al pesce anche tutti i giorni soprattutto quando si è a dieta.
La cottura nel microonde fa male alla salute.
Al contrario di quanto si pensa, la cottura al microonde è una delle migliori, perché permette di non utilizzare condimento. Inoltre, visto che i tempi di cottura sono brevi, il contenuto di vitamine e minerali degli alimenti non subisce alterazioni.
I dolcificanti fanno male.
I dolcificanti artificiali, cioè la saccarina, l’aspartame e l’acetilsulfame non hanno calorie e, se consumati alle dosi indicate, non sono assolutamente dannosi per la salute. In ogni caso non è un obbligo usarli perché 1-2 cucchiaini di zucchero al giorno non sbilanciano le entrate caloriche anche di chi è a dieta.
A cura di Silvia Rosselli