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Benessere

Gravidanza, dall’esercizio fisico no rischi di parto prematuro

13/09/2016

Fare attività fisica in gravidanza fa bene a mamma e feto ed è sicuro. L’esercizio fisico prima del parto non sarebbe un fattore di rischio di nascite premature. È la conclusione di una ricerca condotta dalla Thomas Jefferson University di Philadelphia (Stati Uniti) e pubblicata su Journal of Obstetrics & Gynecology.

In passato l’esercizio fisico nei nove mesi di gestazione è stato associato a un aumentato rischio di parto pre-termine. Questo perché, come ricordano gli autori della ricerca, l’attività sportiva indurrebbe la produzione di norepinefrina (o noradrenalina), una sostanza ormonale che stimolerebbe a sua volta le contrazioni uterine. Ma lo studio americano – una meta-analisi di 9 studi – non ha riscontrato tale correlazione.

I dati analizzati dai ricercatori fanno riferimento a oltre 2mila donne senza problemi di salute e normopeso. Di queste, circa la metà aveva praticato attività fisica da 35 a 90 minuti per 3-4 volte a settimane fino al parto o per 10 settimane. L’altra metà invece era rimasta sedentaria durante la gravidanza.

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che in gravidanza l’osteopatia aiuta a prevenire il mal di schiena?)

Ebbene, tra i due gruppi non sono state riscontrate differenze rilevanti in termini di parti pre-termine (prima della 37 settimana). Inoltre nel primo sotto gruppo sono stati registrati ulteriori benefici: c’era una minore incidenza di diabete gravidico e di ipertensione arteriosa.

Attività fisica da consigliare per gravidanze singole a evoluzione fisiologica in pazienti sane

«Sebbene in passato l’esecuzione di attività fisica in gravidanza sia stata messa in relazione con la possibilità di complicanze in gravidanza quali il parto prematuro, la meta-analisi condotta dagli autori di questo recente articolo, appare andare decisamente in una direzione opposta. Le conclusioni di questo studio condotto in modo rigoroso (sia dal punto di vista numerico che metodologico) infatti, non solo non indicano un aumento dei parti prematuri nelle donne che eseguono una attività fisica (anche intensa) in modo regolare, ma segnala un aumento dei parti vaginali rispetto ai tagli cesarei in questo gruppo di pazienti rispetto a quelle sedentarie», sottolinea la dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e responsabile del Servizio di Chirurgia conservativa ed endoscopica dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Gravidanza, dieta sana e attività fisica per controllare l’aumento di peso)

«È ovvio – continua – che l’attività fisica va caldeggiata solo nelle gravidanze singole a evoluzione fisiologica, in pazienti sane».

Quali altri benefici può dare l’esercizio fisico a una donna gravida?

«È riconosciuto che l’attività fisica in gravidanza riduce i rischi cardiovascolari, diminuisce il rischio di diabete gestazionale e lo sviluppo di ipertensione gravidica. Una regolare attività fisica permette inoltre di aumentare lo stato di benessere della futura mamma, riducendo situazioni fastidiose come i dolori lombari o le lombosciatalgie. Alcuni sport, come ad esempio il nuoto, grazie all’effetto positivo sulla circolazione, migliorano la vascolarizzazione periferica riducendo il rischio di varici e permettendo un piacevole effetto drenante a carico soprattutto degli arti inferiori».

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