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Benessere

Se il ciclo è “ballerino”

03/09/2002

Cosa fare se si verificano perdite irregolari fuori dal ciclo? Quali controlli è utile eseguire?

Stress, pillola, lesioni benigne. Possono essere diverse le cause di un sanguinamento non previsto. Ed è subito allarme, si arriva a pensare a qualcosa di grave, come a un fibroma. Meglio stare calme e sottoporsi immediatamente ad accertamenti medici. In questa prima parte del focus di approfondimento il Professore Paolo Emanuele Levi Setti, specialista in Ostetricia e Ginecologia e responsabile dell’Unità Operativa di Medicina della Riproduzione di Humanitas ci spiega come viene regolato il ciclo e attraverso quali esami si arriva a capire il motivo di un ciclo anomalo. La settimana prossima analizzeremo tutte le cause.

Perdite fuori dal ciclo. E’ normale?
La mensile perdita di sangue serve per rinnovare l’endometrio e prepararlo ad accogliere l’ovulo fecondato. Quindi, in età fertile, sanguinamenti genitali anomali, come perdite premestruali o a metà ciclo, sono spesso correlati ad uno squilibrio ormonale. Gli estrogeni che vengono prodotti principalmente nell’ovaio dalla struttura che contiene l’ovulo femminile (follicolo ooforo) aumentano in modo sensibile nel periodo che prepara l’ovulazione (fase follicolare), mentre il progesterone inizia la sua azione dal periodo ovulatorio e si protrae per tutta la seconda metà del ciclo (fase luteale) creando un ciclo che ha quindi 2 fasi distinte di circa 14 giorni ciascuna. Ogni alterazione nella produzione e nel corretto equilibrio di questi 2 ormoni principali può provocare una perdita ematica al di fuori del periodo mestruale.

Sono dovute a un’alterazione ormonale
L’alterazione anche temporanea quindi dell’equilibrio ormonale provoca una sofferenza dell’endometrio che si distacca dall’utero e si sfalda in tempi diversi da quelli previsti, dando il via a una perdita di sangue anomala. Questo evento può essere associato a condizioni temporanee e non ripetersi nel tempo. La perdita ematica “anomala” è solo un segnale di una condizione che può riguardare l’apparato genitale, ma anche essere espressione di alterazioni che poco o nulla hanno a che fare con l’utero e l’endometrio.

Ecco tutti i controlli consigliati
Il primo passo da fare, soprattutto se la perdita anomala di sangue si ripete nel tempo, è effettuare alcuni accertamenti. Prima una visita ginecologica per escludere un lesione della cervice uterina e segni che possano far pensare, soprattutto nella donna molto giovane, ad una alterazione dell’equilibrio ormonale e se si associano a dolori addominali, ad un’infezione delle vie genitali. Un’ecografia transvaginale consente di studiare l’anatomia dell’ovaio, dell’endometrio e dell’utero, rilevando la presenza di cisti, fibromi o polipi e altre anomalie dell’endometrio, che spesso spiegano la causa del sanguinamento. Il dosaggio di alcuni ormoni è in molti casi un ausilio fondamentale: l’ipofisi è una ghiandola preposta a regolare molte funzioni ormonali tra cui lo stimolo alla produzione degli ormoni tiroidei, la prolattina (ormone del latte), l’FSH e LH che regolano la produzione degli ormoni ovarici. Un aumento ad esempio nella produzione di prolattina può essere segnalato da una mestruazione irregolare con perdite ematiche (spotting) prima e dopo il ciclo e nelle condizioni più gravi condurre ad una totale assenza di mestruazione (amenorrea).

A cura di Lucia Giaculli

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