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Farmacologo

01/01/1970

Farmacologo

 

La farmacologia è la scienza che studia i meccanismi molecolari alla base degli effetti biologici dei farmaci e di altri agenti chimici di origine sintetica o naturale.

Si tratta di una scienza multidisciplinare: accanto alla farmacologia clinica esistono anche la farmacologia cardiovascolare, neuropsicofarmacologia, farmacogenetica e così via.

Di cosa si occupa il farmacologo?

Il farmacologo utilizza le conoscenze in diversi ambiti scientifici – soprattutto fisiologia, biochimica, biologia cellulare e biologia molecolare – per risolvere problemi legati a medicinali, ormoni o altre sostanze chimiche dall’effetto biologico. In questo modo ottimizza le terapie farmacologiche e migliora l’appropriatezza della prescrizione, fornisce informazioni sui marcatori farmacogenetici che possono predire l’efficacia o la tossicità di un farmaco e partecipa alle attività di farmacovigilanza e di farmacoeconomia che consentono il miglioramento della sicurezza dell’uso dei farmaci e l’ottimizzazione dell’utilizzo per limitarne i costi.

Inoltre, il farmacologo è in grado di fornire al paziente informazioni su ciò che succede a un farmaco una volta assunto, per esempio le concentrazioni raggiunte, le possibili interazioni con altri medicinali eventualmente assunti, quanto tempo il medicinale rimane nell’organismo e come viene smaltito.

Quali sono le malattie generalmente trattate dal farmacologo?

Il farmacologo non concentra la sua attenzione su alcune particolari patologie, ma sui medicinali che potrebbero essere utilizzati per trattare le malattie più diverse. Fra i quelli con cui ha più spesso a che fare troviamo:

  • antibiotici
  • anticoagulanti orali
  • antidepressivi
  • antiepilettici
  • antiestrogeni
  • antipsicotici
  • antiretrovirali
  • antivirali
  • chemioterapici
  • farmaci biologici
  • immunosoppressori
  • oppioidi

 

Inoltre, il farmacologo può studiare i fattori molecolari coinvolti nel metabolismo e nel trasporto dei farmaci.

Quali sono le procedure maggiormente utilizzate dal farmacologo?

Fra le procedure più utilizzate dal farmacologo ricordiamo:

  • analisi dei marcatori genetici
  • estrazione del DNA
  • metodi statistici per l’analisi dell’incidenza delle reazioni avverse per identificare i fattori di rischio associati all’assunzione dei farmaci
  • metodiche cromatografiche (ad esempio l’HPLC) che permettono di studiare assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione dei farmaci e di monitorarne l’uso terapeutico.

Quando rivolgersi a un farmacologo?

In genere è il medico di base, o lo specialista da cui si è in cura, a prescrivere un’analisi farmacologica.

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