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Alimentazione

Cibo, donne più salutiste degli uomini (ma senza dimenticare il gusto)

11/04/2016

Il cibo è gusto, piacere ma anche salute. Soprattutto per le donne. A differenza degli uomini infatti la popolazione italiana femminile è più attenta al proprio benessere e anche all’ambiente. È questo il ritratto delle donne che emerge dall’indagine realizzata nell’ambito del progetto triennale Italian Taste sui comportamenti e le preferenze alimentari degli italiani, ideato dalla Siss, la Società italiana di Scienze sensoriali.

(Per approfondire leggi qui: Etichette alimentari: l’importanza dei valori nutrizionali)

Ben il 68% delle donne è dunque salutista e più accorta nella scelta di quanto porta a tavola contro il 32% degli uomini. Queste danno maggiore importanza alle informazioni sul prodotto (meglio se acquistato nei negozi specializzati) e a quanto leggono sull’etichetta, sono anche più tradizionali e conservatrici degli uomini (il 56% contro il 44% dei maschi).

Donne, uomini e cibo: tra innovazione e tradizione

Passando agli stili di vita, invece, l’indagine ha definito quattro diverse tipologie di consumatori: i conservatori; gli innovativi-salutistici attenti sia alla salute che al gusto; i curiosi, non particolarmente attenti agli aspetti salutistici degli alimenti; i disinteressati all’alimentazione di cui una buona parte non considera il cibo come fonte di piacere e tendenzialmente preferisce gli snack ai pasti, non ha piacere nel fare la spesa e non si cura molto di quanto si può leggere sull’etichetta.

(Per approfondire leggi qui: Donne e salute, fai sentire la tua voce con il sondaggio di Onda)

La ricerca è stata condotta, nel primo anno, su un campione di 1300 persone ed è stata coordinata da vari enti tra i quali il Crea, il Consiglio ricerca in Agricoltura ed economia agraria. L’obiettivo del progetto è la creazione di una banca dati per studiare le basi genetiche e fisiologiche degli italiani a tavola. Per far ciò i ricercatori stanno ampliando il campione a 3mila persone da sottoporre a 30 prove fra test sensoriali, questionari e misurazione di indici fisiologici e genetici.

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