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Come proteggere la nostra pelle dagli attacchi del freddo

26/10/2012

Nella stagione invernale la cute tende a seccare a causa della vasocostrizione ma anche di cosmetici spesso troppo aggressivi. Per proteggerla, soprattutto quella più esposta di viso e mani, occorre limitare le esposizioni al gelo e allo smog ma anche idratarla utilizzando creme adatte

La pelle è il rivestimento del nostro corpo, la parte di noi più esposta e quindi più sensibile ai cambiamenti climatici e stagionali. Nella stagione invernale la pelle tende a seccarsi sia fisiologicamente, per il processo di vasocostrizione, sia per l’uso di cosmetici troppo aggressivi. Per proteggerla occorre limitare le esposizioni al freddo e agli elementi inquinanti presenti nell’aria. Il perché ce lo spiega la dottoressa Marzia Baldi, dermatologa di Humanitas Gavazzeni.

Qual è la situazione della nostra pelle nel periodo dell’anno in cui il freddo comincia a farsi sentire?

«Durante i mesi freddi la pelle è più secca perché rallenta le proprie attività e riduce la produzione di grassi. Una produzione ridotta dovuta soprattutto alla vasocostrizione, meccanismo attraverso il quale il nostro organismo riduce lo spessore dei vasi sanguigni della pelle per non disperdere calore. Un fenomeno che, però, rallenta anche i processi di produzione di lipidi che normalmente proteggono la pelle dagli agenti esterni. Oltre alla vasocostrizione, all’origine della pelle secca possono esserci anche i lavaggi frequenti, so idratantiprattutto quando si utilizzano saponi troppo aggressivi. Inoltre non sono da sottovalutare fenomeni atmosferici e ambientali come il vento, un’umidità relativa bassa, la permanenza a lungo in ambienti condizionati, l’uso di profumi alcolici, la frequentazione di piscine. Va poi aggiunto che la secchezza della pelle può essere dovuta anche ad alcune malattie come la tiroide e all’uso di farmaci come il cortisone o di chemioterapici in caso di neoplasie».

Ci sono orticarie o eczemi che si sviluppano nella stagione autunnale? Se sì, da quali fattori vengono causate?

«In autunno e poi in inverno, l’aria fredda e l’inquinamento atmosferico possono causare problemi alla pelle che per questo appare arrossata, secca e pruriginosa. Smog e polveri, soprattutto in città, si depositano sulla cute rendendola più sensibile e irritabile e ne ostacolano la normale rigenerazione».

Come possono essere prevenute o, se ormai sviluppate, curate queste irritazioni della pelle?

«Bisogna limitare le esposizioni al freddo e coprirsi bene: indossare indumenti adeguati, calze pesanti, guanti per proteggere le mani. E poi va fatta attenzione a quali prodotti usiamo per lavarci. È importante utilizzare un detergente diverso da quello usato durante l’estate perché i cosiddetti tensioattivi, cioè i saponi che producono schiuma, sottraggono i lipidi alla pelle. E’ meglio utilizzare le cosiddette creme da lavaggio, più consistenti, che lavano come un comune detergente, lasciando la pelle morbida».

Ci descrive un caso per la cui soluzione è meglio rivolgersi a uno specialista?

«Tra i problemi di pelle più insidiosi c’è l’eczema, disturbo che aumenta con la stagione fredda e che colpisce circa il 30% dei bambini e il 10% degli adulti. Tra i bambini si riscontra di frequente la dermatite atopica, detta anche eczema costituzionale, che rende la cute secca, eritematosa e pruriginosa. Compare più o meno all’ottavo mese di vita ma spesso anche a partire dal terzo, quarto mese. Una delle caratteristiche tipiche della dermatite atopica è l’evoluzione stagionale che vuole un peggioramento invernale e un miglioramento estivo. I trattamenti per curare la dermatite atopica sono locali (creme) o sistemici (farmaci) e vanno indicati dallo specialista».

Come facciamo ad evitare gli eczemi?

«Le malattie più diffuse della pelle possono essere prevenute con comportamenti sani, che vanno dalla buona alimentazione alla cura dell’igiene personale, dal modo in cui ci vestiamo agli ambienti che frequentiamo. Non bisogna eccedere nei lavaggi, non più di una doccia o un bagno al giorno, ed è meglio utilizzare saponi che rispettano il ph della pelle. Non frequentare poi ambienti troppo riscaldati e poco umidi ed evitare la lana e le fibre sintetiche a contatto con la pelle, che tendono ad essere allergizzanti e/o irritanti».

Come idratare la pelle?

«Bisogna sopperire alla minore produzione di lipidi idratando la pelle con creme di varia natura, scelte in base al tipo di pelle. Devono essere grasse e molto cremose in presenza di pelli secche, fluide per le pelli normali e senza l’aggiunta di oli per le pelli grasse. Le parti del corpo che richiedono maggior idratazione “artificiale” sono di sicuro le mani e il viso, poiché sono le più esposta agli agenti atmosferici».

A cura di Luca Palestra

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