Stai leggendo Influenza, per la nuova stagione attesi 4-5 milioni di casi

Featured

Influenza, per la nuova stagione attesi 4-5 milioni di casi

08/10/2015

L’influenza è in agguato. Per la stagione 2015-2016 sono attesi tra i 4 e i 5 milioni di casi. Ma oltre all’influenza ad attendere grandi e bambini ci sono anche i tradizionali mali di stagione come il raffreddore: colpa di oltre 200 virus. Le previsioni arrivano da Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione.

Fra questi 200 virus ci saranno i virus dell’influenza. Per difendersi dal loro attacco si può ricorrere alla vaccinazione, una pratica fortemente raccomandata per alcune categorie a rischio come gli ultra 65enni o i malati cronici affetti da patologie cardiovascolari, respiratorie o metaboliche.

Il vaccino protegge, ma non esclude del tutto il rischio contagio

«La vaccinazione, per definizione, non può prevedere due fattori», spiega il dottor Michele Lagioia, direttore sanitario di Presidio dell’ospedale Humanitas. «Il primo è l’assortimento dei virus: quest’anno il vaccino è rivolto contro due virus di tipo A e uno di tipo B, che si sono manifestati nell’emisfero australe. Non esiste la certezza assoluta, ma un’elevata probabilità, che si ripresentino nell’emisfero settentrionale. Il secondo riguarda la capacità dei virus di modificare il proprio assetto genomico. Quest’abilità permette al virus di “mascherarsi” e d’ingannare il sistema immunitario. Tuttavia, il vaccino ha una funzione protettiva e rende l’influenza più tenue e moderata».

(Per approfondire leggi qui: Influenza, al via la campagna di vaccinazione)

La composizione dei vaccini si basa proprio sulle informazioni che riguardano i virus circolanti. Le indicazioni arrivano dall’Organizzazione mondiale della Sanità che si serve dei dati di oltre 140 laboratori. Attualmente, come riporta il ministero della Salute, in Italia sono disponibili vaccini antinfluenzali trivalenti che contengono due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B e un vaccino quadrivalente con i due di tipo A e anche due virus di tipo B.

«Quest’anno virus dell’influenza meno aggressivi»

L’Oms ha indicato che la composizione del vaccino per l’emisfero settentrionale per la prossima stagione, e dunque anche per l’Italia, comprenda il virus A/H1N1 California, un virus di origine svizzera A/(H3N2) Switzerland, un virus B/Phuket e forse anche un altro virus B, il B/Brisbane, che l’Oms raccomanda nel caso dei vaccini quadrivalenti.

«Le circostanze in cui si manifesta un virus “nuovo” sono piuttosto rare: negli ultimi anni è successo solo con la comparsa dell’H1N1 – prosegue lo specialista. Di solito, gli spostamenti della composizione antigenica della superficie dei virus sono più modesti, in entrambi i ceppi A e B. Quest’anno i virus influenzali non sono particolarmente aggressivi. Appaiono piuttosto miti, soprattutto se confrontati con la scorsa stagione influenzale, che ha prodotto effetti sulla salute particolarmente pesanti in termini di morbilità e di mortalità».

(Per approfondire leggi qui: Influenza, ministero della Salute: vaccini e igiene le regole di prevenzione)

«A rendere l’attacco virale dello scorso anno così dannoso è stato l’allarme ingiustificato che ha prodotto il calo delle vaccinazioni. In media, ha effettuato il vaccino il 10% in meno della popolazione italiana. La vaccinazione, invece, rappresenta un’arma fondamentale, soprattutto per preservare la salute delle persone affette da malattie croniche e respiratorie e dei pazienti pediatrici».

I virus influenzali non sono gli unici in circolazione

«Negli ambienti affollati circolano e proliferano diversi ceppi, come rhinovirus, adenovirus, coronavirus, enterovirus, virus parainfluenzali. Sono tutti responsabili dei cosiddetti “sintomi parainfluenzali”, che differiscono da quelli influenzali perché hanno una virulenza lievemente minore. Tuttavia non vanno sottovalutati – osserva lo specialista – perché soprattutto nei soggetti fragili possono produrre effetti fortemente debilitanti».

Per distinguere l’influenza dalle sindromi parainfluenzali si devono guardare i sintomi: è influenza se la febbre è superiore ai 37,7-38 gradi, se si accusano dolori a muscoli e articolazioni, con tosse, mal di gola, naso chiuso e che cola.

(Per approfondire leggi qui: Influenza, prevenirla e combatterla con lo sport)

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita