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Prendere il sole “a singhiozzo” fa bene? Il vero e il falso della tintarella

23/07/2015

Prendere il sole due volte a settimana non fa male”, “sotto l’ombrellone non mi scotto”, “al mare a settembre, così la tintarella è sicura”. Convinzioni più o meno diffuse su come prendere il sole e non scottarsi. Ma si tratta di verità o falsi miti? Rispondono i professionisti di Humanitas.

L’importante è non andare in spiaggia nelle ore più calde

Vero. I raggi Uvb responsabili delle scottature solari raggiungono il picco massimo a mezzogiorno. Di mattina presto e nel pomeriggio i raggi ultravioletti sono meno intensi. Meglio evitare di andare in spiaggia dalle 11 alle 15

Resto in acqua per non scottarmi

Falso. Il sole penetra anche la superficie dell’acqua; per non subire l’azione dei raggi solari ci si dovrebbe immergere. Gli specchi d’acqua hanno un forte potere riflettente. Stando a mollo, spalle e volto sono doppiamente esposti al sole: i raggi uv arrivano direttamente e indirettamente, quindi il rischio scottature è maggiore (Per approfondire leggi qui: Scottature solari, tra rimedi impacchi freschi con permanganato di potassio)

Prendo il sole due giorni a settimana, così contengo i rischi

Falso. Prendere il sole “a singhiozzo” può peggiorare la situazione. La pelle non si abitua a questa esposizione al sole a giorni alterni e non riesce a sviluppare le difese necessarie di fotoprotezione

Vado in spiaggia a giugno e settembre quando il sole è meno forte

Vero e falso. Giugno è come luglio e agosto: con il solstizio d’estate i raggi Uvb si riflettono sulla terra al massimo. Settembre è diverso perché ci sono meno raggi Uvb ma la quantità di raggi Uva, quelli più pericolosi per la salute della pelle, è sempre considerevole

Appena arrivo in spiaggia mi metto la crema solare così sono protetto per tutto il tempo

Falso. L’azione protettiva di creme e filtri solari dura circa 2 ore, ma è un tempo approssimativo. La loro efficacia è pregiudicata dal sudore, dall’acqua del mare e dall’acqua dopo una doccia. Per essere protetti bisogna riapplicare la crema più volte e con cura su tutto il corpo (Per approfondire leggi: Creme solari, ecco come leggere l’etichetta)

Non mi muovo da sotto l’ombrellone così non mi scotto

Falso. Il 50-60% dei raggi solari raggiunge lo stesso chi sta sotto gli ombrelloni. Questo effetto protettivo, tuttavia, non fa altro che spingere le persone a stare di più in spiaggia, ma così facendo si subisce comunque l’azione dei raggi solari per un tempo maggiore

Metto la crema perché con il sole ci si scotta solo, altri rischi non ce ne sono

Falso. Oltre alle scottature il sole è un fattore di rischio tumore e accelera l’invecchiamento della pelle. Questo è un aspetto sottovalutato: il sole è la componente più importante dell’invecchiamento. Basta confrontare il volto, una zona sempre esposta al sole, e la pelle di aree in cui i raggi solari non arrivano, per vedere l’entità dei danni causati dai raggi uv (Per approfondire leggi qui: Sole, occhiali e cappello contro i tumori della pelle)

Mi “spello” e torno a prendere il sole, non fa male

Falso. Dopo una scottatura la pelle viene via da sé e ci mette dei mesi per recuperare dal danno. Al sole meglio tornarci con una maglietta

Mi metto un cappello perché il sole fa cadere i capelli

Vero. Il sole favorisce la caduta dei capelli. Gli effetti dell’esposizione al sole si vedranno a distanza di mesi, in autunno

Mangio tante carote per abbronzarmi meglio

Falso. Ci sono alimenti fotosensibilizzanti come gli agrumi che rendono la pelle più sensibile al sole, ma non le carote (Per approfondire leggi qui: Sole e pesce, facciamo “scorta” di vitamina D)

 

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