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Scottature solari, tra rimedi impacchi freschi con permanganato di potassio

21/07/2015

Le scottature solari sono l’effetto visibile delle abitudini scorrette degli amanti della tintarella. Ma sono solo un effetto immediato dal momento che l’azione dei raggi ultravioletti sulla pelle potrebbe dare i suoi risultati nel tempo. L’esposizione ai raggi uv del sole o delle lampade e dei lettini abbronzanti è infatti un fattore di rischio dei tumori della pelle.

Fra scottature solari e tumore alla pelle c’è un legame diretto. L’insorgenza di un tipo di carcinoma, quello basocellulare, 50 volte più frequente del melanoma come sottolinea l’Istituto superiore di Sanità, è associata non tanto alla quantità di radiazioni ultraviolette assorbita nella vita, ma alle ustioni e scottature solari riportate, soprattutto in età infantile. Approfondiamo l’argomento con i professionisti di Humanitas.

Le scottature solari possono provocare danni al DNA delle cellule della pelle e favorirne l’invecchiamento. Siamo soliti assimilare le scottature solari a delle ustioni di tipo termico, dovute al calore del sole, mentre l’arrossamento della pelle è causato dall’azione diretta dei raggi ultravioletti che inducono la morte di miliardi di cellule e il rilascio di sostanze infiammatorie nell’organismo, il calore non c’entra, sottolineano i professionisti in un articolo sulla Stampa. (Per approfondire leggi qui: Come prendere il sole in sicurezza e prevenire l’invecchiamento della pelle?)

Come trattare le scottature solari?

D’abitudine si applica una crema ma questo significa accrescere il livello di stress già presente sulla. L’unico rimedio utile è invece effettuare degli impacchi freschi, ad esempio con una soluzione di permanganato di potassio che ha anche un’azione antisettica e astringente.

Le scottature solari sono il risultato di una errata esposizione al sole. Le creme solari sono in grado di respingere i raggi Uvb, che causano le scottature, ma meno gli Uva, i più pericolosi. Le creme solari spingono le persone a stare più tempo al sole perché non si scottano. L’uso delle creme solari si lega a due problemi. Uno è quello della protezione effettiva contro i raggi Uva, contro cui sono poco efficaci la quasi totalità dei prodotti solari, l’altro quello della tossicità di alcuni filtri chimici, che sono in grado di penetrare nella pelle e avere un’azione tossica, estrogenica o persino cancerogena. (Per approfondire leggi: Creme solari, ecco come leggere l’etichetta)

Come potersi proteggere dai raggi solari?

Un aiuto arriva da argille e minerali riflettenti la luce usati come polveri protettive. Argille colorate assieme a biossido di titanio, ossido di zinco, mica, caolino e bentonite sono minerali che rappresentano uno schermo fisico contro i raggi del sole, non vengono assorbiti e non presentano alcuna tossicità ma vanno usati in polvere e non in crema.

 

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