Bisturi estetico, gli interventi più diffusi

Sono 23 milioni le procedure estetiche praticate al mondo nel 2013. Questo il dato raccolto dall’ISAPS, International Society of Aesthetic Plastic Surgery, espressione che comprende sia i trattamenti chirurgici veri e propri, sia i cosiddetti trattamenti mininvasivi come infiltrazioni di acido ialuronico e tossina botulinica. Rispetto all’edizione precedente dello studio, datata 2011, il mercato è in forte crescita: il totale allora ammontava a 14,7 milioni di procedure. Nello stesso lasso di tempo e sempre secondo la stessa Società, si è registrata in Italia una forte flessione: in soli 2 anni abbiamo perso il 46,6% di procedure, passando da un totale di 704.910 del 2011 ai 375.256 del 2013.

Parola al professor Marco Klinger, responsabile di Chirurgia plastica in Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano.

«Seppur diramati e raccolti da un’istituzione autorevole, questi dati sono però da prendere un po’ con le pinze, principalmente per due ragioni. La prima è che si basano su un numero molto basso di risposte (il questionario è stato inviato a un database di 40.000 specialisti nel mondo, ma hanno risposto sono 1.567). La seconda è che non tiene conto di un “sommerso” molto presente in Italia. L’operatore che esegue le infiltrazioni di botulino e acido ialuronico nel negozio di un parrucchiere non è socio ISAPS e quindi non contribuisce a questi dati. In sintesi, quindi, penso che i numeri evidenzino una contrazione reale (tra l’altro, nel 2013 siamo al settimo posto, ma nel 2011 eravamo al sesto) ma che a mio avviso ha dimensioni più ridotte. Sempre di più la bellezza è considerata un bene di prima necessità, cui non si può rinunciare».

Quali sono gli interventi più richiesti?

«La classifica italiana del 2013 è dominata dal lipofilling, l’autotrapianto di grasso utilizzato a fini estetici per aumentare il volume di guance, zigomi e labbra, oltre che per colmare i solchi lasciati dall’età. Al secondo posto la blefaroplastica e al terzo la mastoplastica additiva, che due anni fa era l’intervento più eseguito in Italia. Un elemento in più a dimostrare come, nel nostro Paese, sono soprattutto le fasce più giovani a risentire maggiormente della crisi (lipofilling e blefaroplastica sono procedure tendenzialmente richieste dopo i 40)».

E per quanto riguarda le procedure mininvasive?

«Nel mondo la procedura estetiche mininvasiva quella più eseguita è l’infiltrazione di tossina botulinica; in Italia questo trattamento è superato dall’acido ialuronico. Credo che lo scarto dipenda dal fatto che la tossina botulinica da noi è ancora guardata con sospetto, mentre l’acido ialuronico, di fatto, non ha controindicazioni».

E il target maschile?

«Direi che siamo in linea con la tendenza mondiale: anche da noi gli uomini sono circa il 10% delle donne, anche se in rapida crescita».

 

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Prof. Marco Klinger: