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Bellezza

Bisturi estetico, gli interventi più diffusi

04/08/2014

Sono 23 milioni le procedure estetiche praticate al mondo nel 2013. Questo il dato raccolto dall’ISAPS, International Society of Aesthetic Plastic Surgery, espressione che comprende sia i trattamenti chirurgici veri e propri, sia i cosiddetti trattamenti mininvasivi come infiltrazioni di acido ialuronico e tossina botulinica. Rispetto all’edizione precedente dello studio, datata 2011, il mercato è in forte crescita: il totale allora ammontava a 14,7 milioni di procedure. Nello stesso lasso di tempo e sempre secondo la stessa Società, si è registrata in Italia una forte flessione: in soli 2 anni abbiamo perso il 46,6% di procedure, passando da un totale di 704.910 del 2011 ai 375.256 del 2013.

Parola al professor Marco Klinger, responsabile di Chirurgia plastica in Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano.

«Seppur diramati e raccolti da un’istituzione autorevole, questi dati sono però da prendere un po’ con le pinze, principalmente per due ragioni. La prima è che si basano su un numero molto basso di risposte (il questionario è stato inviato a un database di 40.000 specialisti nel mondo, ma hanno risposto sono 1.567). La seconda è che non tiene conto di un “sommerso” molto presente in Italia. L’operatore che esegue le infiltrazioni di botulino e acido ialuronico nel negozio di un parrucchiere non è socio ISAPS e quindi non contribuisce a questi dati. In sintesi, quindi, penso che i numeri evidenzino una contrazione reale (tra l’altro, nel 2013 siamo al settimo posto, ma nel 2011 eravamo al sesto) ma che a mio avviso ha dimensioni più ridotte. Sempre di più la bellezza è considerata un bene di prima necessità, cui non si può rinunciare».

Quali sono gli interventi più richiesti?

«La classifica italiana del 2013 è dominata dal lipofilling, l’autotrapianto di grasso utilizzato a fini estetici per aumentare il volume di guance, zigomi e labbra, oltre che per colmare i solchi lasciati dall’età. Al secondo posto la blefaroplastica e al terzo la mastoplastica additiva, che due anni fa era l’intervento più eseguito in Italia. Un elemento in più a dimostrare come, nel nostro Paese, sono soprattutto le fasce più giovani a risentire maggiormente della crisi (lipofilling e blefaroplastica sono procedure tendenzialmente richieste dopo i 40)».

E per quanto riguarda le procedure mininvasive?

«Nel mondo la procedura estetiche mininvasiva quella più eseguita è l’infiltrazione di tossina botulinica; in Italia questo trattamento è superato dall’acido ialuronico. Credo che lo scarto dipenda dal fatto che la tossina botulinica da noi è ancora guardata con sospetto, mentre l’acido ialuronico, di fatto, non ha controindicazioni».

E il target maschile?

«Direi che siamo in linea con la tendenza mondiale: anche da noi gli uomini sono circa il 10% delle donne, anche se in rapida crescita».

 

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