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Alimentazione

Melagrana: quali sono i suoi benefici?

22/12/2022

L’autunno è una stagione particolarmente ricca di verdura e frutta, tra le quali la melagrana.

Si tratta del frutto del melograno, la Punica granatum, specie appartenente alla famiglia delle Lythraceae, che ha origine antichissima. Si coltiva in India, nel Caucaso, in Iran, nell’area mediterranea. 

La melagrana si distingue grazie alla sua forma unica, ha un sapore molto dolce e apporta numerosi benefici e nutrienti.

Ne parliamo con la dottoressa Laura Carabelli, Dietologa presso Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care.

I nutrienti della melagrana

Il nome melograno (punica granatum) deriva dal latino malum e granatum (mela con semi). La forma esterna del melograno infatti ricorda una mela, ma la differenza sta all’interno, con gli arilli, i numerosi chicchi dal gusto acidulo.

100 grammi di melagrana apportano circa 50-60 kcal.

La melagrana è formata per l’80% di acqua, 13% di zuccheri, 3-4% di fibre, l’1% di proteine e 0,5-1% di grassi. 

Contiene anche importanti minerali come il potassio (250 mg/100 grammi di parte edibile) e il fosforo (22 mg/100 gr), magnesio, ferro, zinco, manganese e rame.

Nella melagrana sono presenti in grandi quantità antiossidanti, vitamina C – acido ascorbico, che aiuta a prevenire i danni causati dai radicali liberi, e provitamina A betacarotene, e polifenoli (acido ellagico, punicalagina presente nel succo di melagrana), i cui effetti protettivi nell’ostacolare lo stress ossidativo sono noti. Queste sue caratteristiche rendono la melagrana un frutto ideale da inserire nella propria dieta, per prevenire patologie cardiovascolari, tumorali e neurodegenerative, come l’Alzheimer

L’apporto di fibre, solubili e insolubili presenti nel frutto, rendono la melagrana ottimale anche per ridurre la colesterolemia e per aiutare il microbiota intestinale a funzionare correttamente.
Inoltre, la melagrana contiene acido ellagico, dalle proprietà astringenti. 

Le proprietà della melagrana

Anticamente la melagrana era utilizzata per i bruciori di stomaco e come afrodisiaco. Oggi sappiamo che contiene sostanze che hanno proprietà vermifughe e antielmintiche, antitrombotiche, antiallergiche, vasoprotettrici, gastroprotettrici, antidiarroiche, antiossidanti.

Se i frutti sono maturi, contengono parecchi fitoestrogeni, che combattono i sintomi della menopausa, come le vampate di calore, gli sbalzi d’umore, il nervosismo e il calo della libido.

Quando non mangiare la melagrana?

La melagrana può interferire con la carbamazepina, con i farmaci metabolizzati dal citocromo P450 2C9, 2D6 e 3A4, con gli ACE inibitori, con gli antipertensivi, con rosuvastatina, la tolbutamide e il warfarin.

Melagrana: ricette e succhi

La melagrana può essere inserita nella dieta come frutto nelle insalate, nei primi piatti come i risotti, nelle pietanze, magari insieme al pesce, o come frutto in quanto tale.

Un accenno al succo di melagrana. Come molti succhi di frutta – freschi, non confezionati, che sono spesso pieni di zuccheri aggiunti -, il succo di melograno contiene antiossidanti, in particolare polifenoli, a livelli più elevati rispetto a molti altri succhi di frutta e contiene quasi tre volte più antiossidanti del tè verde o del vino rosso. Si ritiene che gli antiossidanti forniscano numerosi benefici per la protezione del cuore, inclusa la riduzione del colesterolo delle lipoproteine ​​a bassa densità (LDL o “cattivo”).

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