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Bagni al mare: 5 miti da smascherare

26/07/2002

Le vacanze sono finalmente arrivate e per chi ha programmato di trascorrerle al mare quale migliore occasione per rilassarsi e rimettersi in forma con salutari nuotate. Come afferma il dottor Massimo Tanzi, medico dello sport, il nuoto è già di per sé una disciplina completa, che stimola sia l’apparato muscoloscheletrico, sia quello cardiorespiratorio. Tanto meglio, poi, se viene praticato al mare, perché a questi vantaggi si aggiungono i benefici dell’acqua salata, tra cui un più facile galleggiamento. Ma quando si parla di bagni è inevitabile pensare anche ad alcuni “si dice…” che ogni anno, puntualmente, rimbalzano come un tam-tam di spiaggia in spiaggia, spesso sotto forma di raccomandazioni ripetute da molte mamme ai propri figli. Sono frutto del buon senso o si tratta di luoghi comuni privi di fondamento? La parola al nostro esperto.

Bisogna far passare ameno 3 ore dall’ultima volta che si è mangiato prima di entrare in acqua
NON NECESSARIAMENTE – Se la temperatura dell’acqua è pressoché identica a quella esterna non ci sono rischi per la digestione, a patto di non essersi abbuffati e di non voler fare lunghe nuotate in acque profonde. Quello che invece può causare problemi anche molto seri (ad esempio una congestione) è lo sbalzo termico che l’organismo deve sopportare se ci si immerge nell’acqua fredda.

Niente di meglio di un bel tuffo in acqua per darsi una rinfrescata dopo aver preso il sole
NO – Ancora una volta è necessario evitare lo sbalzo termico, mettendosi all’ombra per una quindicina di minuti prima di entrare in acqua. Poi farlo gradualmente, bagnando prima di tutto gli arti per 2-3 minuti, poi la testa, a maggior ragione se la differenza di temperatura tra l’esterno e l’acqua è piuttosto sensibile.

Meglio evitare di fare il bagno subito dopo una corsa o una partitella in spiaggia
SÌ – E’ sempre rischioso immergersi nei flutti quando si è molto sudati. Infatti, sotto il solleone l’organismo fatica ad eliminare il calore prodotto da un intenso sforzo fisico. Con l’innalzamento della temperatura interna si aggrava il divario termico tra l’acqua del mare e il corpo, e si rischia una sincope da idrocuzione. Meglio quindi asciugarsi per bene e riposare all’ombra per 15-30 minuti.

Prendere il sole lasciandosi galleggiare sull’acqua è un modo ideale per abbronzarsi senza rischiare scottature
NO – Anche se stare immersi nell’acqua può dare un senso di protezione dai raggi solari, è vero il contrario. Questi, infatti, penetrano lo stesso e possono provocare scottature senza che ce ne si accorga. E’ opportuno, quindi, usare una crema protettiva resistente all’acqua (waterproof).

Non bisogna entrare in acqua dopo aver bevuto alcolici o bevande ghiacciate
SÌ – In linea generale in spiaggia è meglio evitare di bere alcolici (non solo vino ma anche birra). Infatti, oltre al rallentamento dei riflessi, tipico effetto dell’alcool, si sommano l’effetto vasodilatatorio determinato dalla temperatura ambiente e quello dell’alcool stesso. Se dovesse capitare di alzare un po’ il gomito, meglio restare sotto l’ombrellone e attendere di aver smaltito gli effetti dell’alcool prima di entrare in acqua. Per combattere la sete è consigliabile dare la preferenza alle bevande fresche anziché ghiacciate, sorseggiandole con calma.

A cura di Claudio Buono

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