“Tumore intestino, mangiare poca carne rossa riduce il rischio”, vero o falso?

Alcuni sostengono che ridurre il consumo di carne rossa contribuisca a proteggere l’intestino dal rischio di sviluppare tumore al colon-retto. Vero o falso? Risponde la dottoressa Lorenza Rimassa, vice responsabile dell’UO di Oncologia Medica di Humanitas.

Vero. È dimostrato da diversi studi il contributo che l’alimentazione dà alla prevenzione del tumore del colon-retto, con particolare attenzione al consumo di carne rossa – spiega la specialista. – Insieme a un elevato consumo di carne rossa, in particolare quella lavorata, come per esempio gli insaccati, favorirebbero l’insorgenza di questa neoplasia che colpisce l’intestino anche abitudini alimentari che includano grassi di origine animale e cibi ad alto contenuto calorico, come le bibite zuccherate, soprattutto se associate a una dieta povera di fibre. Al contrario, seguire uno stile di vita sano, con un consumo regolare di frutta e verdura, privilegiando l’apporto di carni bianche e pesce, cereali integrali e legumi, ha dimostrato ridurre il rischio oncologico. Non solo alimentazione sana, ma anche abitudini sane contribuiscono a ridurre il rischio di sviluppare il tumore al colon-retto: infatti, contribuiscono ad aumentare il rischio di tumore anche l’abitudine al fumo di sigaretta, l’eccessivo consumo di alcol, la sedentarietà e il sovrappeso. Infine, contribuisce a ridurre considerevolmente il numero di diagnosi di tumori intestinali anche sottoporsi agli screening per l’individuazione dei polipi intestinali, ovvero le lesioni precancerose che possono evolvere in senso maligno e dare origine al tumore al colon-retto.”

Dott.ssa Lorenza Rimassa: