Imparare a usare uno smartphone aiuta a mantenere una buona memoria. La salute del cervello si preserva con un costante allenamento, dalla meditazione alla lettura. Il tutto condito con uno stile di vita sano, senza stress e un’alimentazione equilibrata. La ricetta arriva dal professor Giulio Maira, neurochirurgo dell’ospedale Humanitas: “È scientificamente dimostrato che più ci si impegna a mantenere una buona forma generale, anche attraverso un’attività fisica quotidiana, più il cervello risulta essere ben ossigenato e funzionante”.
Perdita della memoria: quando è normale?
Il professor Maira, anche docente presso il Campus Biomedico di Roma e presidente della Fondazione Atena Onlus, aprirà i lavori con un suo intervento. “Studi scientifici disponibili – continua lo specialista – indicano che il miglior antidoto per contrastare efficacemente l’invecchiamento cerebrale sia quello di usare costantemente il muscolo-cervello, perché l’inattività lo indebolisce”. Anche l’uso della tecnologia, dunque, come smartphone, tablet e pc, può continuamente stimolare il cervello e mantenerlo più giovane. L’inattività, infatti, non fa altro che accelerare l’invecchiamento cerebrale: “A partire dai 30 anni il cervello comincia a perdere giornalmente un certo numero di neuroni. Con l’invecchiamento, l’ippocampo, crocevia importante per i meccanismi della memoria, perde neuroni, il che può portare a una minore efficienza nella registrazione delle nuove esperienze”, aggiunge.
“È normale che la memoria perda qualche colpo: una svogliatezza verso le cose che prima erano del tutto normali, la tendenza a chiudersi in se stessi, la perdita delle memoria a breve termine, sono sintomi che qualcosa non funziona. E allora non si trovano più le chiavi, si perde il cellulare, non si ricorda il nome di qualche conoscente o il suo numero di telefono. In genere, le memorie relative ai nomi e ai cognomi delle persone zoppicano a partire dai 50-60 anni: è un fatto normale che, se non esistono altri problemi, non deve preoccupare”.
Tra i segreti per restare lucidi anche l’alimentazione
“Specialmente per le persone non più giovani, una buona memoria si conserva anche riducendo il rischio di arteriosclerosi, limitando il consumo di grassi, soprattutto di origine animale, mangiando frutta e verdura, cereali e legumi. Risulta importante inoltre – conclude il professor Maira – restare in contatto con le altre persone: l’interazione con gli altri è stimolante e protettiva. Da evitare invece lo stress”.