Il grasso che circonda le coronarie come possibile marcatore del rischio di infarto. Una tecnica diagnostica allo studio sarebbe in grado di identificare i pazienti più esposti al rischio di attacco cardiaco guardando al grasso e all’infiammazione delle arterie. È quanto illustra una ricerca della University of Oxford (Regno Unito), «ancora molto sperimentale, che ha … Continua a leggere
Lo stent coronarico è un piccolissimo cilindretto a maglie metalliche che viene impiantato nelle coronarie per riaprirle quando sono otturate da placche aterosclerotiche. Tuttavia, all’interno dello stent, dopo l’impianto, può verificarsi un nuovo restringimento, detto restenosi che può causare un ritorno dei sintomi. In questo caso i pazienti si devono sottoporre a un nuovo intervento … Continua a leggere
Ne parliamo con la dott.ssa Patrizia Presbitero, responsabile dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Invasiva di Humanitas.
Non ha solo una capacità diagnostica, ma può aprire la strada nella stessa seduta, a una procedura interventistica di disostruzione. Ne parliamo con la dott.ssa Patrizia Presbitero, responsabile dell’Unità Operativa di Emodinamica di Humanitas
Colto in tempo può essere curato rapidamente e non avere conseguenze, riconosciuto troppo tardi può essere fatale: stiamo parlando dell’infarto. Una patologia per cui la rapidità e l’organizzazione dei soccorsi fanno davvero la differenza. Come spiega il dott. Giancarlo Fontana, responsabile del 118 della Città di Milano e provincia
Da un anno, con l’apertura del Pronto Soccorso, è stata attivata in Humanitas l’Unità di Cura Coronarica, una sorta di Terapia Intensiva Cardiologica