Può capitare, durante un allenamento, ma anche dopo un movimento o uno sforzo muscolare, che compaia un dolore sordo, a volte accompagnato dalla sensazione che qualcosa si sia rotto. Il dolore a volte può subito rendere impossibile il movimento dell’arto, mentre in altri casi può aumentare con il passare del tempo impedendo il movimento.
Muscoli, tendini e legamenti, e le altre strutture che compongono l’articolazione sono molto resistenti agli sforzi, alle forze di trazione e ai sovraccarichi; tuttavia, se sottoposti a eccessivi allenamenti sportivi – e quindi a stress – , traumi o patologie degenerative, rischiano di lesionarsi in modo più o meno grave. In questi casi la prima cosa da fare è sottoporsi a un’ecografia muscolo tendinea, che mostri allo specialista cosa sia successo.
In che consiste questo esame, e quando è utile farlo?
Approfondiamo l’argomento con il dottor Roberto Grignani, specializzato in diagnostica ecografica in particolare riguardante l’apparato muscolo tendineo e chirurgo generale di Humanitas San Pio X.
Ecografia muscolo tendinea: a cosa serve?
L’ecografia muscolo tendinea è un esame diagnostico che utilizza gli ultrasuoni, ovvero onde sonore ad alta frequenza (innocue), per vedere e studiare i tessuti muscolari, tendini e legamenti.
A differenza della radiografia, che permette di valutare solo l’integrità dell’osso – come ad esempio la presenza di frattura -, l’ecografia indaga i tessuti molli, ovvero i muscoli, e le strutture articolari come le cartilagini, i legamenti, o i tendini. L’ecografia muscolo tendinea è una tecnica non invasiva e indolore, ma che potrebbe indurre una sensazione di fastidio in caso di infiammazione o ematoma, a causa della pressione del manipolo ecografico sulla pelle sul punto da osservare.
“Come per ogni altro tipo di ecografia, l’esperienza dell’operatore nell’ecografia di quel particolare distretto è molto importante”, precisa il dottor Grignani.
Ecografia muscolo tendinea: quando serve?
L’ecografia è un esame che in genere viene richiesto dopo la visita ortopedica o di medicina dello sport, ma per sottoporsi all’esame avere una prescrizione non è strettamente necessario.
Nel caso si sospetti una lesione, l’ecografia è l’esame di primo livello utile per confermare o eliminare il sospetto diagnostico in presenza di stiramento muscolare o sospetto strappo, contusione con o senza ematomi intramuscolari o sottocutanei, dolore da infiammazione – come ad esempio nel caso di tendiniti, borsiti – e cisti a mano, dita, polso, gomito, spalla, ginocchio, caviglia, piede.
Tra i tendini, le lesioni del tendine di Achille e le lesioni della cuffia dei rotatori della spalla sono le più frequentemente indagate e diagnosticate.