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Ortopedia

Osteopatia e chiropratica diventano professioni sanitarie

16/04/2018

Un disegno di legge portato avanti dal Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin riguarda un milione di professionisti che ora verranno riconosciuti come operatori sanitari a tutti gli effetti. Stiamo parlando di osteopati e chiropratici che d’ora in avanti potranno contare su una più rigorosa deontologia professionale e contrastare meglio l’abusivismo.

L’approvazione della legge

Dopo un lungo e travagliato iter il ddl Lorenzin è diventato legge e ha affrontato così la riforma degli Ordini professionali sanitari, riconoscendo nuove professioni come quelle dell’osteopata e del chiropratico che vanno ad aggiungersi a quelle già presenti dell’infermiere, dell’ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia e di riabilitazione.

Nasce così per osteopati e chiropratici la possibilità di chiedere la costituzione di un albo che permetta di identificare i professionisti e difendere i requisiti di competenza, preparazione e formazione, con tanto di percorso di accreditamento periodico professionale e continuativo.

“Sono contenta dell’approvazione dell’osteopata come figura sanitaria – ha commentato la dottoressa Castagnetti -. Come già avviene in Humanitas l’osteopatia rappresenta un’arma vincente se integrata nel percorso riabilitativo fisioterapico del paziente”.

La lotta agli abusivi

Per chi esercita la professione in maniera abusiva, senza cioè i necessari titoli di studio, il ddl ha inasprito le pene. Chi agisce fuori dalle norme rischierà una pena che va da sei mesi a tre anni e una multa da 10mila a 50mila euro. Reclusione da tre a dieci anni invece per chi si macchia di omicidio colposo nell’esercizio di professioni sanitarie senza averne il titolo, mentre i farmacisti che dispensino senza ricetta farmaci o sostanze dopanti per finalità diverse da quelle indicate nell’autorizzazione all’immissione in commercio rischiano dai 2 a 6 anni.

Stop ai maltrattamenti

Pene sempre più severe sono arrivo anche per chi commette abusi a danno di chi si trova ricoverato in strutture sanitarie o socio sanitarie residenziale e semiresidenziali. Gli ospiti di queste strutture, fragili e indifesi, sono infatti spesso oggetto di soprusi e maltrattamenti che ora, grazie alla nuova legge, verranno sanzionati in maniera più severa.

Porte aperte alla “medicina di genere”

Dall’entrata in vigore della Legge Lorenzin via libera a decreti legislativi che nella sperimentazione clinica introdurranno uno specifico riferimento alla “medicina di genere” e all’età pediatrica. La novità apre nuove frontiere a una medicina sempre più specifica e personalizzata che consentirà alle terapie di essere più a misura di donna e bambino.

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