Oculistica

Mare e piscina: l’acqua fa male agli occhi?

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Con l’arrivo dell’estate, è più comune frequentare mare e piscine. Ma è sicuro tenere gli occhi aperti sott’acqua? L’acqua salata e quella trattata delle piscine hanno qualche effetto sulla salute oculare?

Ne parliamo con il dottor Pietro Rosetta, responsabile dell’Unità operativa di Oculistica di Humanitas San Pio X.

Occhi aperti sott’acqua al mare: quali disturbi?

Aprire gli occhi sott’acqua in mare può offrire alcuni vantaggi, soprattutto per chi pratica sport acquatici. Mantenere la vista aperta aiuta a migliorare la consapevolezza spaziale, consente di percepire meglio l’ambiente circostante e di muoversi con maggiore sicurezza.

È utile anche per valutare la profondità, una capacità fondamentale per chi pratica surf o immersioni. Inoltre, avere gli occhi aperti facilita l’orientamento in caso di disorientamento sott’acqua, come quando si viene investiti da un’onda e si perde il senso della direzione. Non ultimo, osservare il mondo sottomarino è sempre un’esperienza affascinante.

Nonostante i benefici, l’acqua salata può irritare gli occhi. Le lacrime contengono il 98% di acqua e solo il 2% di sali, mentre la salinità dell’oceano è molto più alta, circa il 3,5%.

Questa differenza può provocare bruciore e secchezza oculare, soprattutto con esposizioni prolungate. Inoltre, il mare contiene microrganismi e agenti inquinanti che possono aumentare il rischio di infezioni oculari. Un altro elemento da considerare è la presenza di sabbia e detriti, che, sollevati dalle onde, potrebbero causare irritazioni, microtraumi o momentanei offuscamenti della vista.

Il cloro della piscina può irritare gli occhi?

Le piscine sono un ambiente più controllato rispetto al mare, e tenere gli occhi aperti sott’acqua può essere utile per orientarsi meglio, soprattutto per chi sta imparando a nuotare o pratica sport acquatici.

L’assenza di onde e correnti rende più semplice la visione sott’acqua e permette una maggiore sicurezza nei movimenti.

L’acqua delle piscine è trattata con cloro e altri disinfettanti che, sebbene necessari per mantenere l’igiene, possono irritare gli occhi. Il contatto prolungato con queste sostanze può danneggiare le cellule dello strato esterno della cornea, causando sensibilità alla luce, arrossamenti, bruciore e visione offuscata.

Nei casi più gravi, l’irritazione può portare a infiammazioni oculari. Per questo motivo, è consigliato l’uso di occhialini da nuoto, che proteggono gli occhi dai prodotti chimici presenti nell’acqua.

Perché le lenti a contatto sono sconsigliate sott’acqua?

Molti portatori di lenti a contatto potrebbero essere tentati di utilizzarle anche mentre nuotano, ma va assolutamente evitato.

In primo luogo, le lenti possono facilmente spostarsi o perdersi, causando difficoltà visive. Inoltre non solo non offrono una barriera efficace contro batteri e disinfettanti, ma a causa di microtraumi dell’epitelio corneale possono aumentare il rischio di infezioni oculari.

Il contatto con virus, funghi e parassiti può portare allo sviluppo di patologie infettive della cornea, come la cheratite che nei casi più gravi può compromettere la vista in maniera permanente.

Maschera e occhialini per proteggere gli occhi

L’uso della maschera o degli occhialini, al mare o in piscina, consente di proteggere gli occhi prevenendo il rischio di infiammazione della superficie oculare. 

Il cloro, utilizzato in piscina per impedire la proliferazione batterica, può causare disturbi oculari, come bruciore, irritazione o congiuntivite. Questi disturbi sono in genere temporanei, ma per alleviarli possono essere di aiuto lacrime artificiali sotto forma di colliri che lubrificano e nutrono la superficie oculare; laddove i sintomi persistano è bene consultare il medico.

Anche l’acqua salata è irritante per gli occhi e può causare bruciore, irritazione, infiammazione e arrossamenti, con il rischio di congiuntiviti o altre patologie oculari.