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Oculistica

Ecco i controlli da fare per prevenire disturbi alla vista

20/08/2019

Serve avere l’occhio lungo, anche con la nostra vista. Perché anche se la tendenza è rivolgersi al medico oculista soltanto quando si scopre qualcosa nella vista che non va, è di primaria importanza comprendere come la visita oculistica sia, a tutti gli effetti, un momento di prevenzione e controllo, e non soltanto di cura e trattamento. Concetti, questi, che abbiamo chiesto di esplicitare al dottor Michele Palmieri, oculista dell’Humanitas Medical Care di Busto Arsizio.

 

Controlli subito, fin da bambini

Data la fondamentale importanza della salute dell’occhio, per mantenerla è necessario sottoporsi a controlli medici periodici utili a prevenire e diagnosticare l’insorgere di eventuali disturbi e difetti visivi. «A prescindere dai sintomi di ognuno il mio suggerimento è iniziare i controlli di base già dall’età scolare –spiega Palmieri. La vista oculistica deve avere cadenza annuale, anche in assenza di segnali e sintomi di disturbi. Spesso, infatti, nei bambini i primi segnali di difficoltà visive hanno sintomi come mal di testa, lacrimazione e offuscamento visivo che non sembrano legati agli occhi. Capita che i piccoli siano considerati svogliati a scuola, ma succede che dopo il controllo si scopra che sono ipermetropi. L’ipermetropia è un difetto visivo che il bambino compensa con uno sforzo accomodativo rilevante, il che può causare mal di testa e impedirgli di concentrarsi». Anche in età adulta il controllo annuale dovrebbe restare una buona abitudine, perché con la visita oculistica si possono diagnosticare –oltre a miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia– anche patologie asintomatiche nelle prime fasi e curabili che potrebbero degenerare e portare alla perdita della vista se non diagnosticate e trattate in tempo. Infine, si possono diagnosticare manifestazioni oculari di malattie come ipertensione e diabete.

La visita

Durante la visita ambulatoriale, l’oculista controlla lo stato di salute degli occhi con esami indolori e non invasivi. Fra questi la misurazione della pressione oculare; l’esame obiettivo, con cui si esaminano allineamento degli occhi, stato delle palpebre, eventuale presenza di alterazioni macroscopiche, la statica e la mobilità pupillare. Con la lampada a fessura (o biomicroscopia) si controllano tutte le strutture dell’occhio come la congiuntiva, la sclera, la cornea, la camera anteriore, l’iride e il cristallino. Utilizzando lenti addizionali si può procedere all’esame dell’angolo irido-corneale, del corpo vitreo, della retina e della testa del nervo ottico. L’esame attraverso l’autorefrattometria, permette di avere una stime dell’errore e del difetto di refrazione del paziente (miopia, ipermetropia, astigmatismo); infine il classico esame della vista (acuità visiva) permette di misurare in entrambi gli occhi la capacità di mettere a fuoco e distinguere gli oggetti, sia in modo naturale sia con l’eventuale aiuto di lenti correttive.

 

Per l’estate idratazione e buone lenti da sole

Quando si passa più tempo all’aria aperta è importante scegliere le giuste lenti da sole e idratarsi, bevendo almeno 1,5 litri di acqua al giorno. «L’idratazione del nostro organismo è importante anche per i nostri occhi –spiega Palmieri– perché i tessuti sono composti per il 99% di acqua. Bere adeguatamente permette di evitare complicazioni legate al distacco posteriore del vitreo, che in alcuni casi causa anche danni alla retina. In questo caso, l’idratazione non può limitarsi a essere locale, utilizzando, ad esempio, il collirio». Per quanto riguarda gli occhiali da sole, il consiglio è di non utilizzare lenti contraffatte, ma di affidarsi a un ottico professionista per la scelta delle lenti perché «gli occhiali contraffatti hanno lenti prive di filtri uv e generano una dilatazione della pupilla che favorisce l’ingresso nell’occhio di raggi ultravioletti. È importante usare una lente che abbia un filtro uv 400 per ridurre il rischio di sviluppare patologie comuni come la degenerazione maculare legata all’età o la cataratta.

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