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Intestino e digestione

Malattia di Crohn e colite ulcerosa: gli anticorpi aumentano la qualità delle cure

14/06/2019

Gli anticorpi monoclonali battono le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI): il risultato della sfida è stato reso noto al congresso dell’organizzazione europea della malattia di Crohn e della rettocolite ulcerosa (European Chrohn’s and colitis organisation, ECCO). Ne abbiamo parlato con gli specialisti di Humanitas.

 

Spegnere l’infiammazione

Le MICI, tra cui la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa, sono malattie croniche, progressive che colpiscono l’apparato digerente. La malattia di Crohn è caratterizzata da un’infiammazione cronica che può interessare tutto il tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano; la rettocolite ulcerosa colpisce, invece, in modo specifico il colon. Si stima che in Italia ne soffrano circa 250 mila persone, in gran parte giovani tra i 20 e i 40 anni; i sintomi più frequenti sono diarrea, spesso accompagnata da sangue, dolore addominale, astenia e dimagrimento. Le cause sono solo parzialmente conosciute, si ritiene che diversi fattori ambientali possano intervenire su un substrato genetico predisponente scatenando una risposta immunitaria eccessiva. La scelta del trattamento dovrà tener conto dell’età del paziente, dell’attività e severità della malattia e della presenza di eventuali altre malattie concomitanti. In ogni caso l’obiettivo finale è sempre di spegnere l’infiammazione, curare le ulcere e ripristinare la qualità di vita.

Trattamento medico e chirurgico per guarire

La terapia medica è fondamentale nel trattamento delle MICI. I farmaci servono a spegnere l’infiammazione, curare le ulcere e ridurre i sintomi. Il trattamento farmacologico dipenderà dall’estensione della malattia, nonché dall’attività e severità delle stessa e dalla presenza di eventuali complicanze intercorse. Cardine del trattamento medico sono i farmaci immunomodulatori che agiscono intervenendo sulla risposta immunitaria eccessiva che si è sviluppata nei confronti dell’intestino. L’intervento chirurgico si può rendere necessario nei casi in cui la terapia medica non sia riuscita a controllare l’infiammazione o si siano verificate della complicanze, quali stenosi intestinali o fistole (comunicazioni patologiche tra diversi tratti dell’intestino o con altri organi addominali). Oggi la ricerca ha permetto di arricchire in modo sostanzioso l’armamentario nei confronti delle MICI. Con l’avvento della terapia biologica ed in particolare degli anticorpi monoclonali possiamo cambiare la storia naturale di queste malattie consentendo ai pazienti con MICI periodi molto prolungati di benessere e in alcuni casi la guarigione definitiva. Inoltre, sempre più molecole stanno dimostrando la loro efficacia consentendo una più ampia varietà di scelta e allargando il ventaglio di opportunità per i pazienti con MICI.

 

 

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