Menopausa indotta da farmaci, cosa fare per alleviare i sintomi?

La menopausa farmacologica, indotta per esempio nel trattamento di alcuni tipi di tumori al seno, non si differenzia da quella fisiologica – spiega Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center – neppure nei sintomi che, anzi, a volte possono essere anche più intensi rispetto alla menopausa fisiologica. Anche se la menopausa farmacologica si manifesta con gli stessi sintomi di quella fisiologica, cioè vampate, irritabilità, insonnia, secchezza vaginale e dolore durante i rapporti sessuali, riduzione della memoria e dolori articolari, il modo in cui possono essere affrontati è diverso:

  • vampate, ovvero i sintomi vasomotori, possono essere placati con la somministrazione di un farmaco, la venlafaxina, anche se può avere effetti indesiderati di tipo gastrointestinale, emicrania, o fitoestrogeni di origine vegetale, per esempio dalla soia, anche se con efficacia minore rispetto alla terapia ormonale sostitutiva.  
  • atrofia vaginale, chiamata anche secchezza vaginale, può essere trattata per brevi periodi con estrogeni somministrati a livello locale (in questo modo l’assorbimento degli ormoni estrogeni è limitato), oppure, se il periodo della menopausa farmacologica è prolungato, si può ricorrere alla laser-terapia
  • artralgia, cioè il dolore alle articolazioni, si è dimostrata efficace l’agopuntura.

Diverso invece è il tempo che impiega la menopausa per manifestarsi: rapidamente, in quella farmacologica; più lentamente, anche in qualche anno, in quella fisiologica.

 

Dott. Andrea Sagona: