Anche quest’anno, immancabile, è arrivato l’appuntamento con l’influenza stagionale che ha già messo a dura prova molti paesi europei, inclusa l’Italia, e il Regno Unito. «La situazione di emergenza che si sta verificando – spiega il professor Alberto Mantovani, Direttore Scientifico Irccs Humanitas e docente di Humanitas University – ci deve far pensare all’importanza dell’ “immunità del gregge”, che io preferisco chiamare “immunità della comunità”, in cui i membri, solidali fra loro, pensano a proteggere, vaccinandosi, non solo se stessi ma anche i più deboli della comunità, come i bambini piccoli e le tante persone con patologie croniche e problemi al sistema immunitario. E’ vero che non abbiamo ancora il vaccino che vorremmo, ma contro l’influenza abbiamo vaccini che, pur non fornendo ancora una protezione totale, sono indubbiamente efficaci nel ridurre frequenza e gravità della malattia. Io stesso, che lavoro in una struttura ospedaliera come Humanitas, dotata di un Advisory Board internazionale con membri da Cleveland Clinic (Usa) e Karolinska (Svezia), strutture che pretendono dai propri operatori sanitari di essere vaccinati contro l’influenza, mi vaccino. E lo faccio, non solo e non tanto per proteggermi, ma anche e soprattutto perché vivo in un ambiente in cui ci sono persone che, chi opera all’interno di strutture sanitarie e si occupa di salute, ha il dovere di proteggere».
Professore, cosa significa sottovalutare l’influenza?
«Sottovalutare l’influenza – continua il professor Mantovani – significa non tenere conto di diversi aspetti come i molti problemi legati alla soppressione delle difese immunitarie, particolarmente pericolosa per bambini, anziani e per chi soffre di patologie croniche che causano immunodeficienza; significa non considerare le infezioni batteriche associate al virus e le morti premature che, a causa dell’influenza, arrivano ogni anno, in Europa, a circa 40.000. Ma sottovalutare l’influenza significa anche non pensare alle difficoltà organizzative e gestionali a carico degli ospedali che, anche quest’anno, come ogni anno, sono già “intasati” da pazienti colpiti dall’epidemia di influenza e di quadri simil-influenzali stagionali; e neppure considerare i costi a carico dei nostri ospedali stimati in 2,86 miliardi di euro a influenza. Se invece tutti gli adulti si vaccinassero, il risparmio stimato sarebbe di circa 1,3 miliardi».