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Dermatologia

Rosacea, creme barriera specifiche per proteggere il viso

03/01/2018

Un disturbo dermatologico molto comune, che colpisce in prevalenza il sesso femminile in età fertile, è la rosacea. La sua caratteristica principale è l’arrossamento della pelle soprattutto del viso e tra i suoi fattori scatenanti ci sono le variazioni e gli sbalzi di temperatura. Ecco perché per alcuni pazienti i mesi invernali sono un periodo delicato. Come gestire la rosacea in questa parte dell’anno? Ne parliamo con la dottoressa Alessandra Narcisi, dermatologo di Humanitas.

La rosacea

I sintomi tipici di questa condizione cronica sono l’arrossamento della pelle delle guance, del naso, della fronte, degli zigomi, quindi delle aree centrali del volto. In alcuni casi oltre al rossore possono comparire delle piccole pustole.

La pelle degli individui con rosacea può essere considerata molto sensibile e maggiormente colpiti sono i soggetti con pelle e occhi chiari. Questa è tra le forme più comuni di rosacea ed è nota come eritema teleangectasico: il rossore è la conseguenza della dilatazione dei vasi sanguigni.

I fattori scatenanti

La rosacea è caratterizzata dalla successione di fase di remissione e fasi di riacutizzazione e può essere causa di pregiudizio della qualità di vita di chi è interessato da tale disturbo. Sono diversi gli elementi che possono rendere più manifesto l’arrossamento: lo sforzo sostenuto durante l’attività fisica, le forti emozioni, la digestione, l’assunzione di bevande alcoliche, l’applicazione di alcuni prodotti per la cosmesi e l’igiene personale, il passaggio da ambienti più caldi ad ambienti più freddi. «Le variazioni di temperatura causano un peggioramento del rossore perché aumenta la vasodilatazione che è uno dei fenomeni alla base della comparsa della rosacea», aggiunge la specialista.

Questi fattori scatenanti non sono soggettivi: «In genere nei soggetti affetti da rosacea tutti questi stimoli fisici, causando vasodilatazione, funzionano alla stessa maniera», sottolinea la dottoressa Narcisi. «Ovviamente – continua – nei soggetti con fototipo più chiaro il rossore sarà clinicamente più evidente».

L’attenzione rivolta a questi fattori di rischio può contenere le manifestazioni della rosacea: «Evitare il più possibile i passaggi repentini da ambienti troppo climatizzati all’esterno e viceversa. È inoltre importante che questi pazienti usino delle creme barriera specifiche, contenenti anche fattori di protezione solare per il viso. Oggi ci sono dei preparati topici che inibiscono temporaneamente la vasodilatazione superficiale limitando la comparsa del rossore per 6-7 ore», consiglia la specialista.

«Il trattamento è differente a seconda dello stadio della rosacea (superficiale, pustolosa ecc.) e ovviamente d’inverno si può agire con prodotti più mirati, anche assunti per via sistemica, ove sia necessario. Per questo è importante fare visite periodiche dal proprio specialista di riferimento», conclude la dottoressa Narcisi.

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