Insonnia, perché colpisce di più le donne in menopausa?

Con un rapporto di tre a uno nelle donne che hanno superato i 50 anni, l’insonnia è un fenomeno più femminile che maschile soprattutto con l’arrivo della menopausa a causa della riduzione di importanti ormoni ad effetto ipnotico – spiega il dottor Vincenzo Tullo,specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas. – Durante l’età fertile la donna è più “protetta” dal rischio insonnia rispetto ai maschi grazie all’azione degli ormoni progestinici che hanno l’importante potere di indurre il sonno. Con l’arrivo della menopausa e il calo nella produzione ormonale, nella donna viene a mancare questa protezione; pertanto, è più frequente, rispetto ai maschi, che in questa fase della vita una donna faccia esperienza di insonnia. Quando la riduzione del sonno notturno dura più di un mese, cioè diventa cronica, cosa che accade di solito nel 10% di chi soffre di insonnia, è importante rivolgersi a uno specialista per una valutazione terapeutica. Infatti, la carenza di sonno influenza la salute fisica e mentale tanto da poter favorire l’insorgenza di ipertensione arteriosa, obesità e diabete, oltre a generare disturbi psicologici come ansia e depressione, alterazioni della concentrazione durante il giorno fino ad abbassare la tolleranza al dolore. L’insonnia però, non ha sempre e solo una causa ormonale, ma può essere determinata da molti fattori quali cattive abitudini alimentari e stili di scorretti, l’assunzione di sostanze, il jet-lag, stress, dolore, malattie psichiatriche, internistiche e neurologiche, oltre alle insonnie di origine ambientale e quelle dovute a una mutazione genetica, come evidenziato da studi recenti.

Dott. Vincenzo Tullo: