Quando fare una visita dall’urologo?

L’urologo è un medico specializzato che si occupa della diagnosi e del trattamento delle problematiche che coinvolgono vie urinarie maschili e femminili e organi riproduttivi maschili. Ma come capire quando è necessario fissare un appuntamento?

Ce ne parla il dott. Roberto Musci, urologo e andrologo presso gli ambulatori di Humanitas Medical Care di Domodossola, Murat, De Angeli a MilanoHumanitas San Pio X.

Quali sono le patologie più trattate dall’urologo?

Le malattie più spesso affrontate dall’urologo sono:

Quando fare una visita urologica?

I sette segnali che indicano la necessità di rivolgersi a un urologo sono i seguenti:

1. Ipertrofia prostatica

La prostata è una ghiandola situata al di sotto della vescica che circonda l’uretra. Se ingrossata, può premere contro l’uretra e la vescica e impedire il flusso di urina.

I sintomi più comuni di questa condizione includono:

  • Bisogno frequente di urinare
  • Sensazione di bruciore o dolore durante la minzione
  • Fatica nella minzione
  • Infezione delle vie urinarie
  • Minzioni notturne frequenti

2. Infezione del tratto urinario

Le infezioni delle vie urinarie colpiscono sia donne che uomini. Sono spesso caratterizzate da minzione frequente e dolorosa, febbre, urine maleodoranti e dense. Nella maggior parte dei casi, dopo esecuzione di urinocoltura, la somministrazione di antibiotici mirati risolve il problema. Consultare il proprio urologo per avere una diagnosi corretta sulle cause dell’infezione e una terapia adeguata è fondamentale.

3. Neoplasie del tratto urogenitale

  • Le neoplasie vescicali spesso danno microematuria (svelata con un esame delle urine) o una franca ematuria con bruciori e fastidi minzionali. Sono neoplasie frequenti, colpiscono i fumatori o chi è a contatto con diverse sostanze chimiche. Mai sottovalutare un episodio di sangue nelle urine e fare sempre una visita di controllo.
  • Le neoplasie prostatiche sono neoplasie frequenti, si scoprono durante la visita di routine e il dosaggio del PSA, che ogni maschio dai 45 anni in poi dovrebbe fare. Con le nuove tecnologie, sono neoplasie che, se scoperte nelle fasi iniziali, possono guarire completamente.
  • Le neoplasie testicolari colpiscono frequentemente pazienti giovani. Il primo sintomo è una alterazione della forma e della consistenza del testicolo. L’autopalpazione è fondamentale, per una diagnosi precoce.
  • Le neoplasie del pene sono malattie abbastanza rare e a volte legate a infezioni da virus HPV. Un’alterazione della cute del pene, una fimosi serrata, la comparsa di noduli o di ulcerazioni impongono una visita urologica urgente.

4. Calcoli renali

I calcoli renali sono caratterizzati dalla presenza di un forte dolore a livello lombare (colica renale) che può essere accompagnato dalla presenza di sangue nelle urine, nausea, urine torbide ed infezioni delle vie urinarie. 

5. Problemi andrologici

La disfunzione erettile è definita come incapacità di raggiungere e mantenere un’erezione. Colpisce le prestazioni sessuali e la fertilità e può essere legata ad altre patologie (cardiopatie, diabete e malattie metaboliche). Sebbene possa risultare imbarazzante, discutere con il proprio urologo è il primo passo per ottenere l’aiuto di cui si ha bisogno.

Se si hanno problemi di fertilità maschile, l’urologo può diagnosticare cosa potrebbe causare il problema (varicocele, alterata produzione di spermatozoi, infiammazioni prostatiche, malattie a trasmissione sessuale) e consigliare le opzioni di trattamento.

6. Problemi minzionali femminili 

Lo scarso controllo della vescica può portare a minzione frequente e perdite di urina. La gravità della condizione può variare dalla perdita di qualche goccia (quando si ride, si tossisce o starnutisce), a una minzione urgente con perdita di urina, prima di riuscire a raggiungere il bagno.

Esistono diverse terapie uro-ginecologiche che possono risolvere il problema.

7. Malattie a trasmissione sessuale

Sono malattie frequenti nel maschio, dalle più banali (infezioni da candida, trichomonas, clamidia, mycoplasma) alle più pericolose (infezione da gonococco, HPV, herpes) fino a infezioni molto gravi, come:

Una visita urologica può evidenziarle e curarle adeguatamente.

Come si svolge la visita urologica?

Durante la prima fase della visita lo specialista provvederà a raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sulla storia clinica e sullo stile di vita del paziente (anamnesi), facendo domande circa:

  • alimentazione abituale
  • fumo
  • consumo di alcolici
  • attività fisica /sedentarietà
  • familiarità di patologie urologiche
  • informazioni sulla vita sessuale
  • presenza di eventuali patologie in atto
  • assunzione abituale di farmaci

Successivamente, la visita varia a seconda del sesso del paziente.

Se è uomo, il medico procederà a un’attenta valutazione del basso addome e della zona genitale esterna (potrebbe anche essere effettuato il controllo della prostata mediante palpazione dal canale rettale per verificare lo stato di salute della ghiandola).

Se donna, la visita urologica è del tutto simile a quella ginecologica: il medico dopo l’anamnesi procederà alla valutazione dello stato di salute dell’apparato urinario, escludendo o individuando la presenza di prolassi della vescica e/o dell’utero (condizioni spesso associate a incontinenza).

Infine, in base alle rilevazioni effettuate (sia per gli uomini che per le donne), lo specialista potrà richiedere l’esecuzione da parte del paziente di alcuni esami di accertamento.

Quali esami l’urologo può richiedere?

Gli esami più richiesti sono:

Redazione Humanitas Salute: